E la Ludo se ne va

Con quel suo amore per la popKultura e per la comunicazione social che viaggia per stereotipi, banalità e immagini, sono abbastanza certo che non esiterà a postare sul suo profilo che il sindaco Marco Bucci, uomo burbero che sin dall’inizio aveva promesso di non mandarle a dire, ha un “bidone dell’immondizia al posto del cuore”.
Louis VuittonProprio come esclamò: “Numero uno, c’è’ solo un numero uno” Gianluigi Buffon, indirizzando i suoi strali all’arbitro Michael Oliver che aveva fischiato il rigore messo a segno da Ronaldo, con eliminazione della Juve. Solo che il bidone dell’immondizia di cui potrebbe parlare Elisa Serafini, assessore, o meglio ex assessore della Giunta di Marco Bucci, per forza di cose dovrebbe essere griffato Louis Vuitton, la maison francese che, come la Ludo, teen ager genovese che aveva sfondato nelle vesti di influencer, aveva suggerito ironicamente come sponsor dei contenitori della rumenta di Albaro.

In serata Elisa Serafini ha sbattuto la porta e ha abbandonato la giunta dopo un acceso diverbio con il primo cittadino, “U scindecu cu cria”.
Ma la notizia del possibile/probabile rimpasto era già stata pubblicata nei giorni scorsi da “Il Giornale” in un articolo che pronosticava la possibile/probabile dipartita della Serafini verso lidi milanesi, dove sarebbe stata corteggiata dal presidente della Regione, il leghista Attilio Fontana, per un posto nella sua giunta.
I maligni dicono addirittura che sia stata la Serafini a suggerire l’articolo in modo da poter uscire con gli onori delle armi dall’avventura/disavventura con Bucci, visto che l’aria negli ultimi giorni si era parecchio imbruttata. Una sorta di machiavellico ultimo tentativo di riuscire a risalire la corrente. In particolare sembrerebbe che il sindaco non avesse gradito i suoi interventi, sempre esternati sui social e sui quotidiani, a favore del Liguria Pride. Ma a farla definitivamente vacillare potrebbe essere stata la gestione disastrosa della querelle su Villa Croce, con festa dei tifosi Sampdoriani inclusa e proteste degli abitanti di Carignano indispettiti per il fracasso sino a tarda notte. Da qualche tempo era comunque entrata persino nel mirino del fuoco amico. In particolare, sembrerebbe dai rumors che i suoi colleghi di giunta non gradissero la continua ricerca di pubblicità personale con svariate comparsate sui social e sulle pagine dei giornali. Anche perché la Serafini era data fino a qualche settimana fa come sicura candidata alle prossime regionali liguri e la battaglia per un posto al sole ha iniziato a farsi particolarmente calda.
Vedasi al riguardo anche gli Stati Generali di Forza Italia in programma domani in cui Sandro Biasotti, senatore e coordinatore regionale, veniva dato in forte difficoltà almeno sino a qualche ora fa. Pare che sia riuscito a risalire la corrente con un colpo di reni, chiedendo addirittura l’aiuto di Silvio Berlusconi contro la base genovese e ligure che gli contesta una direzione del partito pseudofamiliaristica con l’aiuto di una sorta di cerchio magico. Domani avrebbe dovuto essere il momento della nuova incoronazione, con il benestare del governatore Giovanni Toti e il tripudio degli Arancioni. Questa improvvisa querelle, però potrebbe rischiare di guastare la festa, visto che Toti non ha mai nascosto la propria ammirazione per la Serafini.

Elisa Serafini - foto Fabio Palli per fivedabliuLa popolare ex Ludo alias Elisa Serafini verrà ricordata, probabilmente, oltre che per la discussa scelta del comico Luca Bizzarri come presidente della Fondazione di palazzo Ducale e successore del vate Luca Borzani, per la battaglia andata a buon fine che ha consentito ai dipendenti di poter lavorare in ufficio in compagnia del proprio fidato cagnetto. Ma anche la bolla animalista parrebbe essere ormai svanita persino sui social. Comunque escluderei a priori che, oltre a fregiarsi della pluricitata frase di Gianluigi Buffon, possa concludere la sua avventura a Tursi affermando a futura memoria: “Il sindaco Bucci, mi ha cacciato come un cane”. Noblesse oblige.

Giona

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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