Lo scivolo in rosso diventa soap opera. Il Sindaco: “Ci è costato solo 44.895 euro”

Genova – Ce lo ricorderemo probabilmente come un tormentone, oppure una soap opera estiva destinata a tenerci incollati, tutti, alle poltrone o alla sdraio, se non ai lettini all’ombra degli ombrelloni. Puntata dopo puntata, colpo di scena dopo colpo di scena. Fino a che il mistero dei costi non venga svelato.  Sempreche il sindaco Marco Bucci non abbia intenzione di assoldare, ma i conti del comune in rosso lo sconsiglierebbero comunque, un pari grado dell’ ispettore Clouseau o un mastino o come Hercules Poirot, per svelare ai genovesi basiti il mistero del rosso del comune che si tende e si ritira come un Tiramolla qualunque. Nel tardo pomeriggio di oggi il sindaco Marco Bucci ha diramato un comunicato per confutare le cifre rese note in risposta ad una interrogazione del portavoce del Movimento Cinque Stelle del Comune Stefano Giordano dall’ex assessore Elisa Serafini, dimissionaria dopo una discussione in giunta proprio con il sindaco e con la sua saggia Manuela Arata.

Un lungo comunicato che riportiamo, in cui Bucci sottolinea come il documento finito chissà come nelle mani dei pentastellati non sia né firmato né autorizzato. Scrive il Sindaco. “Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle e riportate da diversi organi di stampa cittadini, il Comune di Genova precisa che la spesa sostenuta dall’ente per la festa del 70° anniversario di Costa Crociere (che ha coinvolto oltre 120mila genovesi per l’intera giornata di sabato 7 luglio) è stata di 44.895 euro e non 130.000 come erroneamente riportato, probabilmente riferendosi ad un documento privo di firma e non autorizzato.

La spesa è andata a coprire i servizi messi a disposizione dalle società partecipate del Comune di Genova (Amt, Amiu, Aster) e quelli per il lavoro straordinario della Polizia municipale.

La città di Genova, oltre alla enorme partecipazione di pubblico, per un’intera giornata ha avuto visibilità a livello nazionale e internazionale per quella che è risultata essere una grande operazione di marketing territoriale.

Il Comune, per garantire lo svolgimento di eventi di interesse pubblico, sostiene spese legate ai servizi di ordine e sicurezza.

La spesa media sostenuta per il Costa Zena Festival è stata di 0,37 euro a partecipante.

Se si volesse paragonare la spesa dell’evento ad altri eventi importanti per la città si potrebbe ricordare come, per l’ultimo derby Genoa-Sampdoria allo stadio “Luigi Ferraris”, le spese sostenute sono state di 18.076 euro, per una presenza di 32.500 spettatori ed una spesa di 0,55 euro a persona; e per il Gay Pride le spese sostenute siano state di 6.202 euro, per una partecipazione di 10.000 persone e una spesa di 0,62 euro a persona”.

E comunque visto che si parlava di una soap opera estiva mi permetto di fare , per chi non avesse seguito i punti salienti dell’intera vicenda il riassunto delle puntate precedenti, naturalmente sullo scivolo che non scivola di via Venti Settembre.

Sindaco e rappresentanti della pubblica amministrazione in sede di presentazione della manifestazione del 7 luglio assicurano che l’intero costo della manifestazione sarebbe stato interamente coperto dalla Costa. Gli amministratori glissano sugli aggravi di spese legati alle spese di gestione (straordinari dei dipendenti delle partecipate ( Amiu, Aster, Amt e degli uomini della vigilanza urbana), oltre all’acqua per far scorrere la cola sullo scivolo che non scivola. Noblesse oblige di fronte al regalone della Costa che ha scelto Genova per festeggiare il suo settantesimo compleanno.

Il 7 luglio il Governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci che dovrebbero fare da apripista scoprono che lo scivolo non scivola e arrancano sino in fondo fra ilarità, lazzi e scatti dei fotografi. Nella città del mugugno si mugugna che si poteva fare meglio calcolando una maggior portata d’acqua visto che la pendenza non era gran cosa. Ai detrattori viene dato del “rosicone” e del “portatore di Rolex”. Opponendo che la manifestazione ha avuto egualmente grande risonanza e partecipazione di pubblico.
Il 19 luglio, come detto in seguito ai veleni scoppiati in giunta l’assessore Serafini se ne va sbattendo la porta e il giorno seguente ufficializza le proprie dimissioni.

Poi lo scivolone della risposta sui costi di gestione dell’iniziativa alla richiesta di informazioni del consigliere comunale dei Cinque Stelle, in cui si parla di 130 mila euro. Ottantacinque mila euro e spiccioli in più rispetto alle cifre ufficializzate oggi dal Sindaco Marco Bucci. Che naturalmente, da buon manager, ha allegato il costo pro capite per partecipante, mettendolo in rapporto con l’ultima stracittadina di calcio (0,55 euro per spettatore) e con l’ultimo Liguria Pride (0,62 euro a persona). Ovviamente il  compleanno della Costa con tanto di scivolo ha avuto costi infinitamente inferiori. Prendendo per buoni i dati ufficiali del sindaco Marco Bucci, come ogni giallo che si rispetti, rimane da risolvere il caso obiettivamente stupefacente di un assessore/ non più asssessore che si prende le responsabilità di rendere pubbliche cifre, evidentemente gonfiate, che non corrisponderebbero al vero. E non sembrerebbe un azzardo parlare di una prima vendetta dell’ex assessore Elisa Serafini. Attendiamo basiti e angosciati, oltre che stupefatti  le prossime puntate e i prossimi colpi di scena di questa soap opera estiva

Paolo De Totero

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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