Genova – Entra in vigore da quest’anno il nuovo testo unico per gli esami di caccia per l’abilitazione all’esercizio venatorio. Lo ha stabilito la giunta regionale su proposta dell’assessore regionale alla Caccia Stefano Mai. “Il nuovo testo unico – spiega l’assessore Mai – è stato realizzato con il contributo scientifico di Anton Maria Magnarin e sostituisce il testo precedente del 2007, oramai superato sia sotto il profilo giuridico sia metodologico”. Il nuovo testo per l’esame per la licenza di caccia, scaricabile gratuitamente nell’apposita sezione sul sito dell’assessorato www.agriligurianet.it, affronta tutte le materie di cui è richiesta approfondita conoscenza da parte di chi abbia intenzione di praticare attività venatoria in Liguria: dalla legislazione venatoria al riconoscimento delle specie cacciabili, dalla conoscenza di armi e munizioni da caccia alla tutela della natura e principi di salvaguardia delle produzioni agricole, fino alle norme di pronto soccorso.
“Abbiamo anche approvato – aggiunge l’assessore Mai – le disposizioni per il riconoscimento della qualifica di guardia giurata volontaria venatoria e ittico-ambientale, resesi necessarie a seguito del riordino delle funzioni e il conseguente passaggio delle competenze dalle Province alla Regione. Abbiamo quindi uniformato, a livello regionale, le procedure per rilascio delle qualifiche e dei titoli, che prima erano in capo alle province e potevano contenere differenze da territorio a territorio. Con le nuove disposizioni viene garantito che il servizio di vigilanza volontaria possa continuare ad essere svolto senza soluzione di continuità”.
Per il rilascio del titolo, sarà necessario essere in possesso dell’attestato di idoneità tecnica allo svolgimento delle mansioni di guardia giurata volontaria ottenuto dopo il superamento del relativo corso di formazione previsto. “Sono anche valutati – spiega l’assessore Mai – diversi requisiti e saranno anche richieste una buona condotta morale, l’assenza di gravi e reiterate carenze nella stesura di notificazioni di atti e processi verbali o violazioni delle modalità operative per l’esercizio coordinato delle funzioni”. Il procedimento terminerà con il provvedimento di riconoscimento della qualifica o il rinnovo dello stesso, con l’adozione di decreto da parte del dirigente del settore politiche della montagna e fauna selvatica. Regione Liguria coordinerà le azioni sul territorio anche nell’ottica di ottimizzare le risorse disponibili.
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