Crollo del Morandi: oggi formate le graduatorie per gli sfollati. Consegnati i primi 5 alloggi

Genova – Consegnati a San Biagio 5 alloggi per gli sfollati del Ponte Morandi, non arredati.
“Il Comune si mette a disposizione per fare i traslochi gratuitamente”, precisa Francesca Fassio, Assessore alle Politiche socio-sanitarie del Comune di Genova, che aggiunge: “Anche se in questo momento sembra difficile poter recuperare i mobili”.
In effetti, la zona rossa sotto i monconi del viadotto è stata interdetta, anche ai mezzi di soccorso, perché il ponte scricchiola (vedi QUI) e dunque verrà dato alle famiglie un contributo per l’acquisto dell’arredamento.
È Pietro Piciocchi, Assessore alle Politiche abitative del Comune di Genova, che spiega: “Autostrade per l’Italia mette a disposizione 10.000 euro per ogni nucleo familiare che abbia necessità di acquistare i mobili”.

Intanto al Centro Civico Brandello di Sampierdarena sono state rese note le graduatorie di assegnazione, calcolate in base a un algoritmo che ha privilegiato persone con disabilità e nuclei familiari con minori in età scolare.
Finalmente gli sfollati potranno conoscere la propria collocazione in lista e le modalità di assegnazione degli alloggi. Almeno una certezza in questo disastro che li ha colpiti.
“Nel giro di quindici giorni al massimo, contiamo di riuscire ad assegnare circa 45 alloggi”, continua Piciocchi che specifica: “Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione una palazzina nell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, che sta ristrutturando a sue spese e vedrà altri 40 alloggi pronti tra circa un mese” e poi conclude con una previsione di consegna che riguarda tutti i 311 nuclei familiari: “Contiamo di risolvere questa emergenza tra settembre, massimo ottobre”.

Cosa succederà una volta passata l’emergenza?
“Ci saranno degli indennizzi. Poi daremo la possibilità di scegliere un alloggio in locazione con un contributo del Comune fino a 900 euro al mese. Vogliamo dare sistemazioni stabili, evitare che le persone vengano spostate in maniera frenetica da una parte all’altra”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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