Riunito il tavolo dell’emergenza per il diritto allo studio. Previsti servizi di trasporto dedicati, un numero ad hoc per le informazioni alle famiglie e stop alle tasse universitarie per gli studenti sfollati
Genova – Due milioni e 800mila euro dal MIUR per l’emergenza Genova e garantire così la continuità didattica agli studenti sfollati, compresi i ragazzi iscritti ai triennali della formazione professionale interessati ai disagi. E’ stato comunicato oggi nel corso del tavolo sull’emergenza per il diritto allo studio convocato dall’assessore regionale all’Istruzione Ilaria Cavo, d’intesa con il ministero dell’Istruzione rappresentato da Giovanna Boda, direttore del diritto allo studio del Miur e coordinatrice della task force per l’emergenza attivata dal ministro Marco Bussetti, per garantire il pieno diritto allo studio ai circa 100 alunni che, con le loro famiglie, hanno dovuto lasciare le proprie case a seguito del crollo del ponte Morandi.
Nel corso della riunione sono state decise una serie di misure: istituzione di un servizio di trasporto ad hoc per gli studenti sfollati di ogni ordine e grado che si trovano in un’abitazione lontana dalla scuola per garantire la continuità didattica, un servizio di trasporto per gli studenti non evacuati, ma coinvolti nel blocco della mobilità della Valpolcevera e una linea telefonica e un e-mail dedicate, attive da lunedì prossimo (0108331317 – genova@ripartiamodallascuola.it), per rispondere alle domande in ambito scolastico, oltre all’abolizione del contributo, sia universitario, sia della tassa regionale universitaria per gli studenti dell’ateneo evacuati (una ventina in tutto).
“Il lavoro di questo tavolo – spiega l’assessore Cavo – è finalizzato a garantire soprattutto la continuità didattica agli studenti sfollati, per fare in modo che possano proseguire il percorso scolastico con i loro compagni e i loro insegnanti: dopo essere stati costretti a cambiare abitazione, devono poter mantenere i loro riferimenti non solo didattici ma anche affettivi, le loro amicizie. Per questo sarà attivato un servizio di trasporto dedicato tra la nuova abitazione e la scuola. Analogo servizio sarà garantito anche ai ragazzi che, pur non essendo sfollati, saranno comunque coinvolti, nel loro percorso verso la scuola, nel blocco della viabilità nella zona interessata dalla tragedia (soprattutto nelle zone di Campi, Campasso, Certosa e in parte Sampierdarena). Grazie alla collaborazione di tutti i servizi di Regione, Comune, Miur, Direzione scolastica – prosegue l’assessore Cavo – garantiremo anche gli insegnanti di sostegno, rispondendo ad ogni esigenza. Rivolgo un ringraziamento al ministro Marco Bussetti, che fin dal primo giorno ha messo a disposizione una task force per l’emergenza Genova e fondi del Miur per sostenere ogni relativa spesa degli studenti. La nostra attenzione – conclude – è rivolta anche agli studenti universitari, a cui siamo voluti venire incontro, insieme all’Università, annullando le tasse per i ragazzi evacuati”.
“Abbiamo pensato ad una misura per i familiari dei deceduti e delle persone rimaste ferite più una misura dedicata agli sfollati, che sono una decina di studenti, pari ad un annullamento delle tasse universitarie per due anni – ha detto il prorettore dell’Università di Genova Enrico Giunchiglia – Una misura che può interessare potenzialmente circa un centinaio di persone”.
Questi i numeri riferiti nella riunione di questa mattina per avviare le richieste di appalti e servizi di trasporto al Miur:
Per quanto riguarda il piano per gli alunni sfollati, sono 101 i minori coinvolti nell’evacuazione di cui: 25 di competenza comunale ( di età 0-3 anni frequentanti le scuole di infanzia comunali); 55 frequentanti le scuole di infanzia statali o del primo ciclo, fino ai 14 anni; altri 20 sono studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Questi gli istituti coinvolti, ovvero frequentati dagli alunni sfollati: il nido di infanzia comunale ”La fabbrica dei sogni”, le scuole di infanzia comunale Firpo, Govi, Rivarolo; la scuola di infanzia paritaria San Bartolomeo apostolo; le scuole di infanzia statale Bacigalupo, via Ariosto, via Lagaccio; le scuole primarie statali Arisoto, Cantore, De Amicis, Giovine Italia, Mazzini, Montale, Sauro; la scuola secondaria di primo grado statale Barabino, Caffaro, Media Rivarolo, Sampierdarena Martinetti e Sampierdarena Rolando; le scuole secondarie statali di secondo grado Bergese, Fermi, Montale, omaria statale di questi 55 frequentano la scuola dell’obbligo (scuole Cantore, Firpo, Govi, Ariosto),
Per quanto riguarda invece il piano per gli studenti non evacuati ma con problemi di viabilità, dall’incrocio tra gli iscritti alle scuole del primo ciclo di istruzione e le residenze si calcola la necessità di offrire un sostegno di trasporto a 282 studenti che si muovono nella direzione sud/nord della Valpolcevera (per recarsi agli istituti comprensivi di Certosa, Rivarolo, Teglia Borzoli; sono invece 85 gli studenti che si muovono nella direttrice opposta per recarsi agli istituti comprensivi Sampierdarena e Barabino.
“Il comune è stato operativo nell’elaborare e fornire i primi dati e nel quantificare le prime richiesta al Miur – dichiara l’assessore alla Scuola del Comune di Genova Francesca Fassio – L’obiettivo è quello di garantire continuità didattica, flessibilità alle famiglie, attenzione a tutti gli studenti e alle esigenze di insegnanti di sostegno e anche di garantire un adeguato e puntuale servizio mensa nonostante i problemi di viabilità. Sarà importantissima adesso il lavoro delle scuole perché saranno le sentinelle più preziose e il punto di raccolta più puntuale delle esigenze delle famiglie. I centri comunali di via Buranello e via Certosa, allestiti per l’emergenza, raccoglieranno le esigenze e daranno informazioni comunque anche sui temi scolastici. I moduli di ascolto e colloquio lo prevedono”.
Il piano prevede una flessibilità anche per le famiglie che invece vorranno un trasferimento di classe degli alunni a seguito del cambio di residenza. “Flessibilità è la parola chiave – aggiungono Cavo e Fassio – le famiglie sfollate dovranno essere assistite anche a fronte di esigenze che potranno mutare nel corso dell’anno scolastico e a scuola già avviata. Inoltre è stato ipotizzato anche il rafforzamento dell’offerta formativa con l’aumento dei docenti per accogliere i ragazzi che vogliono cambiare scuola”.
“Gli uffici della viabilità del Comune di Genova – ha detto Stefano Balleari vicesindaco di Genova – sono a disposizione per ogni consulenza nell’individuazione dei tragitti migliori per i servizi scuolabus che saranno attivati e anche per fornire tutte le informazioni circa le modifiche alle linee di trasporto pubblico utili anche per la popolazione studentesca”.
Il primo monitoraggio è stato già avviato dal Comune di Genova con le famiglie dei bambini iscritti a scuole dell’infanzia e asili nido, che riaprono il 4 settembre. Seguirà il monitoraggio della Direzione scolastica nei confronti degli alunni in età dell’obbligo scolastico (il suono della prima campanella sarà il 17 settembre).
In particolare, sono 81 i minori fra 3 e 14 anni coinvolti nelle evacuazioni: di questi 55 frequentano la scuola dell’obbligo (scuole Cantore, Firpo, Govi, Ariosto), i restanti sono alunni di scuole d’infanzia o nidi. Gli studenti delle scuole superiori sono una ventina mentre gli universitari sono una cinquantina.
Il tavolo dovrà innanzitutto trasmettere al Miur richieste precise ma anche mutevoli nel tempo, circa le esigenze delle famiglie, anche quelle che chiederanno il trasferimento. L’obiettivo è gestire l’emergenza garantendo una presa di contatto con le famiglie che assicuri, anche ad anno scolastico in corso, la necessaria flessibilità nel recepire le loro esigenze. Il primo monitoraggio sarà avviato dal Comune di Genova con le famiglie dei bambini iscritti a scuole dell’infanzia e asili nido, che riaprono il 4 settembre.
Seguirà il monitoraggio della Direzione scolastica nei confronti degli alunni in età dell’obbligo scolastico (il suono della prima campanella sarà il 17 settembre).
Per quanto riguarda i trasporti, sarà il Miur ad attivare il servizio di trasporto dedicato attraverso pulmini, scuolabus o taxi, in base alle esigenze che saranno ravvisate e che potranno mutare nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda il diritto allo studio universitario, Regione Liguria e Università degli Studi di Genova hanno concordato di annullare, ciascuno per la propria quota, il pagamento delle tasse universitarie agli studenti sfollati (una cinquantina) ma anche agli studenti familiari delle vittime (Henry Diaz, una delle vittime, frequentava ingegneria e suo fratello vorrebbe venire a Genova dal sud America e iscriversi all’Università: è già un primo esempio di possibile annullamento di retta).
Alla riunione odierna hanno partecipato il vicesindaco e assessore alla Viabilità del Comune di Genova Stefano Balleari insieme alla collega assessore alla Scuola e servizi sociali Francesca Fassio, il prorettore dell’Università degli Studi di Genova Enrico Giunchiglia e il direttore dell’area Diritto allo studio di Alfa Roberto Dasso.
Per ogni informazione i numeri a cui rivolgersi sono: 0108331317 e-mail: genova@ripartiamodallascuola.it oppure
emergenza.tassaregionale@alfaliguria.it o contattare la responsabile dei servizio benefici economici di Alfa sig.ra Serena Pezzi numeri 010 2491276 -010 2491259 per il diritto allo studio universitario.
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