Il Comune: “In lungomare Canepa si lavora h24”. Il Comitato: “Ha inizio un nuovo scempio urbanistico degno di quelli perpetrati 50 anni fa”

Genova – “In lungomare Canepa si lavora h24 per arrivare alla fine di settembre alla consegna della nuova strada”.
L’assessore alle manutenzioni e ai lavori pubblici del Comune di Genova, Paolo Fanghella, detta i tempi per l’apertura di una delle opere che consentirà di decongestionare il traffico nel Ponente cittadino.
“L’impresa sta operando su tre turni e nella notte di ieri è stata attivata l’illuminazione. Questa notte verrà effettuato il cambio di corsia per consentire agli operai di lavorare nella parte della carreggiata a mare. La strada – sottolinea Fanghella – sarà aperta alla fine di settembre con ben cinque corsie rettilinee e senza ostacoli. Ciò, ci auguriamo contribuirà a rendere più scorrevole il traffico in una parte di città che sta registrando alcuni disagi dopo il crollo di ponte Morandi”

Questo il comunicato stampa ricevuto pochi minuti fa dall’Assessore Fanghella.  Ieri il Comitato Lungomare Canepa ha pubblicato su  un social una critica durissima a questa amministrazione per non aver mantenuto, se non in piccola parte, le promesse di modifica a quella che, dopo il crollo del Morandi, è diventata una vera e propria autostrada. Nessuna barriera fonoassorbente e un traffico incessante.

Abbiamo lottato per mesi, preso ferie per parlare con le Istituzioni, abbiamo presenziato a svariati consigli regionali e comunali, abbiamo trascorso giornate intere per spiegare alla popolazione e presentare la petizione, abbiamo sottratto tempo e denaro alla famiglia ed al lavoro. Sono state fatte delle promesse importanti di realizzazione delle richieste della cittadinanza da una persona, il Primo cittadino di Genova , e riconfermate in sala rossa ancora il 23 Luglio dall’assessore alle opere pubbliche. Ma neanche la pur limitata variante promessa a preludio di ben più importanti opere a tutela dell’incolumita pubblica sarà realizzata e le premesse come dalla foto lasciano chiaramente intendere il rinvio a data indefinita. Al posto della riduzione a 5 corsie e della galleria fonoassorbente a tutela della salute ecco che appare la sesta corsia a meno di mezzo metro dalle finestre.
Inutile parlare di emergenza a causa del crollo del Ponte e fingere di scandalizzarsi poiché le case di via Walter fillak fossero al di sotto di un autostrada, oggi 29 agosto 2018 ha inizio un nuovo scempio urbanistico degno di quelli perpetrati 50 anni fa. Queste scelte politiche rimarranno tristemente nella storia e qualificheranno chi le ha prese.”

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