Momenti di tensione, questa mattina in Regione, durante il Consiglio congiunto monotematico sul Ponte Morandi
Genova – Momenti di tensione, questa mattina in Regione, durante il Consiglio congiunto monotematico sul Ponte Morandi.
Gli sfollati, che volevano assistere alla seduta e sono stati fermati sulla porta d’ingresso perché la sala era piena, hanno contestato pesantemente le istituzioni: “Siamo pronti a qualsiasi cosa”. E ancora: “Non stiamo qua come dei cani ad aspettare l’osso”.
Urla e spintoni finché il Sindaco Bucci decide di uscire: “Sinceramente non me lo aspettavo”, dice ai giornalisti e poi aggiunge: “Avevo già un appuntamento con i rappresentati alle quattro di oggi pomeriggio”.
Quando si affaccia sull’ingresso lo tempestano di domande, vogliono avere certezze sui tempi, vogliono rientrare nelle loro case per portar via gli oggetti e i ricordi di una vita, vogliono proposte concrete prima che le case vengano abbattute.
“Parole se ne stanno facendo tante ma noi ci troviamo fuori casa non per colpa nostra e nessuno sa qual è realmente la nostra posizione”, interviene un altro.
In fondo, gli sfollati del Morandi chiedono solo un futuro possibile.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.