Genova – “Oggi più che mai non servono polemiche ma azioni e proposte concrete per risolvere i problemi reali con cui Genova e i genovesi, e in particolare la val Polcevera, si ritrovano a fare i conti”.
Cosí Alice Salvatore e Luca Pirondini, rispettivamente portavoce regionale e comunale del MoVimento 5 Stelle, sono intervenuti oggi in Regione durante il Consiglio straordinario congiunto dedicato al crollo del Ponte Morandi. Il tutto mentre il vicepremier Luigi Di Maio annunciava un imminente provvedimento per far fronte alla situazione delle centinaia di sfollati tutt’ora in attesa di un’abitazione.
“Stiamo mettendo a punto un decreto urgente che affronti anche il tema di Genova e soprattutto di coloro che sono sfollati e hanno diritto ad una casa. È una questione di settimane, forse di giorni” ha detto oggi Di Maio.
“Il primo pensiero va alle 43 vittime di questa immane tragedia e a tutte le loro famiglie, attorno a cui Genova e la Liguria si stringono – ricordano i consiglieri M5S – Ma, insieme al ricordo, compito della politica è risolvere i tanti nodi e le criticità che il crollo del Ponte hanno drammaticamente messo a nudo e che continuano ad essere di stringente attualità.”
“Massima attenzione meritano le centinaia di persone che hanno perso la casa – ha spiegato Pirondini in Aula – Le ricollocazioni procedono ma servono garanzie precise anche oltre il primo anno, quando le telecamere si saranno spente, a cominciare dalla sospensione, doverosa, dei mutui da parte degli istituti di credito. Esiste poi un problema lavorativo per tutti coloro che possiedono attività oltre la zona rossa e che rischiano di sparire a causa dell’isolamento. Queste persone non vanno abbandonate, semmai sostenute in questo momento di difficoltà, attraverso defiscalizzazioni, incentivi, eventuali ammortizzatori sociali, ma anche risarcimenti da parte del principale responsabile: Società Autostrade. Chiediamo inoltre un cambio urgente della normativa vigente affinché Genova possa beneficiare di una Zona Economica Speciale (ZES), salvaguardando quella che è e resta l’industria più importante della nostra città.”
“L’isolamento della Valpolcevera si traduce anche in un gravissimo isolamento sanitario. Dal territorio viene richiesto a gran voce che il pronto soccorso dell’ospedale Gallino sia disponibile e operativo h 24, e non soltanto in orario diurno come avviene oggi, alla luce dell’impossibilità da parte dei residenti di raggiungere il vicino ospedale di villa Scassi. All’assessorato alla Sanità chiediamo di fornire alla vallata un Dea di primo livello, restituendo alla cittadinanza le attività depotenziate del Micone e del Gallino. Servono risposte immediate, è necessario agire subito per far fronte all’emergenza sanitaria. Proprio nel territorio della Valpolcevera è nata una raccolta firme per ripotenziare l’ospedale Gallino, che ha già ottenuto oltre 4000 adesioni. Ci associamo a questa richiesta e la sosterremo in tutte le sedi opportune”.
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