Genova – Sestri Ponente, un quartiere sotto scacco che non solo patisce l’incremento del traffico determinato dal crollo del Ponte Morandi – il Sindaco Bucci al Consiglio congiunto di ieri ha parlato di 82.000 veicoli al giorno in transito in via Siffredi – ma che subisce i pesanti ritardi dei cantieri già in essere.
Stiamo parlando del ponte su via Giotto dove il transito è stato chiuso nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 marzo 2017, per i lavori necessari alla sistemazione idraulica del torrente Chiaravagna.
Data prevista per la fine dei lavori il 6 marzo 2017. Ma siamo ancora fermi al palo.
“I lavori hanno un ritardo sulla tabella di marcia assolutamente incomprensibile e questa cosa sta diventando una barzelletta”.
Sono le parole durissime di Massimo Romeo, Vicepresidente del Municipio VI Medio Ponente e Assessore al Territorio, Manutenzioni e Viabilità, che aggiunge: “Tutte le giustificazioni che ci hanno dato non sono davvero più veicolabili. Si parla di problemi legati alle sottoutenze (per esempio luce, gas, telefono, N.d.A.), problemi di fornitura di alcuni materiali. Quello che è certo è che noi siamo completamente bloccati e chiediamo un cambio di passo. Chi deve lavorare alle sottoutenze si dia una mossa perché noi qui non ce la facciamo più”.
La situazione non è sostenibile: “Ieri avevamo delle code su via Chiaravagna che arrivavano fino alla scuola edile di via Borzoli”, continua Romeo e poi puntualizza: “I cittadini sono stanchi e anche i commercianti sono in ginocchio”.
In effetti, queste poche decine di metri potrebbero davvero fare la differenza per il quartiere perché sarebbero una valvola di sfogo per chi deve raggiungere il Ponente e oggi può solo percorrere via Siffredi.
Altra urgenza per la delegazione sono i lavori di riqualificazione di viale Canepa: iniziati ad aprile di quest’anno, dovrebbero durare circa un anno e mezzo.
Un tempo impossibile da attendere dopo la tragedia del Morandi.
“Proprio domani, noi come Municipio, avremo un incontro con la Mobilità durante il quale faremo una proposta di apertura parziale di viale Canepa nel tratto che va da via Casati verso via Cavalli, per dare una valvola di sfogo a chi è incolonnato su via Chiaravagna” spiega ancora Romeo che chiarisce: “Con questa proposta intendiamo anche dare continuità al cantiere e chiederemo ad A.S.Ter. di modificare il loro cronoprogramma e spostare le lavorazioni”.
Infine Testa di cavallo, cioè via Forte Monte Guano, che collega Coronata a Borzoli: “Prima quel budello di strada era utilizzata dai residenti. Oggi sta diventando la strada per scollinare verso la Valpolcevera, con criticità forti. L’idea di un impianto semaforico provvisorio è stata scartata perché non ci sono le condizioni per piazzarlo. L’ideale sarebbe una persona sul lato Borzoli e una sul lato di Coronata che con una radio regolassero il traffico”.
In attesa della vera messa alla prova della viabilità, che sarà l’inizio dell’anno scolastico, speriamo che l’amministrazione centrale intervenga in maniera energica per aiutare il Municipio a risolvere il problema del ponte di via Giotto che è il vero punto debole della circolazione a Ponente.
Noi vi terremo informati.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.