[vc_row][vc_column][vc_column_text]Genova – Marco Vedelago, Vigile del Fuoco in pensione da tre giorni, è stato uno dei primi ad arrivare nel cratere del Morandi: “Uno scenario da bombardamento aereo. È stata una condizione difficile da affrontare anche dal punto di vista proprio dell’impatto emotivo”, e poi ricorda con commozione: “La mia squadra e io abbiamo avuto il triste incarico di districare le automobili che erano volate giù dal ponte. Nei visi e nelle membra straziate c’era la sorpresa, l’impossibilità di capire cosa ti accade. Perché in un paese civile un ponte non deve cadere“.
“Uno scenario di guerra” ripete ancora Vedelago, “una guerra dichiarata da chi ha omesso di fare le manutenzioni, da chi ha omesso di indirizzare le risorse economiche in questa direzione”, quindi non si lascia sfuggire una frecciata contro “tutti quelli che hanno adeguato il soccorso pubblico ai tagli di bilancio e alle spending review , che ci hanno messo in condizione di lavorare all’estremo e in condizioni di iper criticità”.
Simona Tarzia[/vc_column_text][vc_video title=”La testimonianza di Marco, uno dei primi soccorritori del Morandi” link=”https://youtu.be/wr4ptD1GIvw”][/vc_column][/vc_row]
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.