[vc_row][vc_column][vc_column_text]Genova – Il crollo del Morandi, con il suo tragico fardello di vittime, ha messo in evidenza quanto ai più attenti era già noto: che il nostro sistema autostradale ha la progettualità del ventennio, che la metropolitana è totalmente inadeguata per una città “contemporanea” e che, a un sistema ferroviario ottocentesco, è stato preferito il traffico su gomma.
Diventa anche complicato definire Genova una città collegata alla contemporaneità quando Londra, capitale proiettata nel futuro, ha visto nascere la sua metropolitana nel 1863.
Oggi i cittadini della Valpolcevera, con attenzione a non disturbare troppo, sono sfilati per le vie della città per far presente che nell’Italia “dei campeggi perenni post terremoto” sarebbero anche stufi di stare fuori casa. E per un attimo mi sono messo nei loro scomodissimi panni, cosa che mi è riuscita male perché io una casa ce l’ho, e mi sono chiesto con chi me la sarei presa. E darsi una risposta sensata non è facile.
I cittadini di Lungomare Canepa, avvelenati quotidianamente da un traffico incessante, potrebbero prendersela con il Centro Sinistra che ha governato tanto tempo, ma anche un po’ con questa amministrazione che qualche correttivo lo ha portato ma non è riuscita fino in fondo a salvaguardare la vivibilità e la salute di una zona provata da anni di abbandono.
“Ma noi ci siamo appena insediati e abbiamo ereditato una situazione già molto compromessa”.
Bisognerebbe vedere quanto dura il periodo di garanzia prima di esigere dei risultati.
Certosa è in attesa che le principali strade vengano riaperte perché altrimenti rimane “ostaggio “ di una metropolitana corta, fragile, e inadeguata. Stefano Balleari l’ha ereditata e anche lui gode del periodo di garanzia. Ma rimane il fatto che al mattino arrivare in orario a scuola o in ufficio cercando di salire a Brin è una scommessa ai dadi, e in effetti AMT ha fatto l’impossibile, si sono tutti rimboccati le maniche per offrire un servizio dignitoso. Insomma si è riusciti a fare le nozze con i fichi secchi.
Nei primi giorni, Toti, Bucci e i loro Assessori hanno presentato piani di risarcimento, promesse di ricostruzione rapida, progetti di architetti famosi, accelerazione di alcuni lavori (ponte di via Giotto a parte perché essendo una quindicina di metri ritarderà parecchio visto che noi rendiamo bene “sul lungo”) e apertura di strade nuove.
Il M5S al governo ha fatto la voce grossa con Autostrade, dimostrando finalmente che il vento è cambiato e che non siamo più ostaggio dei poteri forti. I soldi li anticipiamo noi e poi presenteremo il conto, sempre che la magistratura…la quadratura con Giove…l’eclissi…uno stuolo di avvocati inferociti…circa 7 miliardi di fatturato e le imminenti campagne elettorali non facciano allungare l’iter fino a una consueta e italica decadenza dei termini.
Ma alla fine, se Toti ha fatto bene e Bucci ha fatto bene (e si è anche beccato la polpetta avvelenata guadagnandosi il ruolo di Commissario), se Toninelli ha scritto il decreto con il cuore, la testa e una grande perizia giuridica e pare soddisfatto, se nel M5S locale non sembra esserci imbarazzo, se la Lega con Salvini fa a pacche sulle spalle con la gente di via Porro e si becca pure gli applausi, se Rixi è stato promosso… i fischi e gli slogan di stamattina a chi erano indirizzati?
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Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.
Bella domanda, gran bella domanda …..