Genova – “Lavoro, strade e sanità”.
Queste le richieste dei cittadini della Valpolcevera che dal 14 agosto vivono in gabbia, rinchiusi da quello che chiamano il “muro Morandi”, e che manifestano oggi per la prima volta dal giorno del crollo.
“I cittadini della Valle chiedono, come priorità, la riapertura delle strade di sponda e quell’accesso al mare che hanno sempre avuto”, spiega il Presidente del Municipio V, Federico Romeo, che poi ribadisce: “È fondamentale per la vita del nostro territorio che, insieme ai 5 comuni della Vallata, rappresenta più di 90.000 cittadini“.
Quindi manda un messaggio al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, che si trova in Prefettura proprio mentre il corteo sfila per le strade: “Il decreto deve essere modificato e deve contenere indicazioni chiare e puntuali sulle risorse per il porto, per la cassa integrazione in deroga, per l’apparato delle infrastrutture cittadine. Vogliamo impegni chiari e concreti”.
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Chiedono certezze anche gli sfollati, certezze sulla riapertura delle strade, ad esempio, che sta influenzando negativamente il commercio della zona.
Precisa Franco Ravera, Presidente del comitato sfollati: “Ci sono negozianti che stanno pensando di chiudere. Non vogliamo che la Valle si desertifichi”.
Poi sul recupero dei beni rimasti negli appartamenti in zona rossa commenta: “Oggi si parla tanto ma noi vorremmo iniziare. Ad oggi non c’è una data ma già domani o mercoledì dovremmo incontrare il Sindaco Bucci con il quale abbiamo concordato la presenza di 6 squadre di vigili che accompagnassero, a distanza di due ore, le famiglie nelle case. È da capire se questo appuntamento è confermato ora che ha un doppio incarico”.
Infine manda un messaggio battagliero a Toninelli: “Lui è venuto qui dicendoci che lì dentro – nel decreto, N-d.A.- c’è la risposta ai nostri bisogni. Io ripeto che non è così e che lo modifichi! Siamo stanchi delle bugie“.
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In piazza anche il Comitato Lungomare Canepa che, dopo l’apertura di ieri della strada a 5 corsie, vuole tenere alta l’attenzione sulle problematiche ambientali del quartiere. Così Fabrizio Bozzolo: “Siamo qui, solidali con la Valpolcevera, e siamo qui perché abbiamo un’autostrada sotto le case che oggi è imposta da questa tragedia e chiediamo la costruzione di barriere fonoassorbenti per la salute della popolazione”.
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Le risposte di Toti e Bucci
Il Governatore: “Massimo impegno delle istituzioni locali per continuare il percorso virtuoso di uscita dall’emergenza. Entro un paio di giorni completata l’installazione dei sensori e poi comincerà l’analisi dei dati”.
Il Sindaco sulla viabilità: “Stamattina è stato chiesto il dissequestro di una porzione di via 30 giugno e spero ci sia un risultato a breve. Stiamo lavorando su un by pass per via Fillak e stiamo lavorando anche su corso Perrone e via Perlasca ma se ne parlerà più in là perché c’è bisogno di dati che ora non siamo in grado di avere”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.