Genova – Questa mattina la Polizia di Stato, in esecuzione di un ordine di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Genova, ha proceduto allo sgombero di «Utopia», il centro sociale di via Ronchi, a Multedo.
Nell’immobile sono state trovate due persone ritenute ospiti occasionali. Lo stabile è stato riconsegnato all’ente proprietario che ha provveduto alla messa in sicurezza. Una decina di manifestanti ha assistito pacificamente alle operazioni di sgombero.
Questo il fatto di cronaca. Di seguito una riflessione dei ragazzi e delle ragazze dell’ “Utopia”:
Utopia non è un luogo ma un’idea
«Lo “Spazio Libero Utopia” non c’è più. O meglio: tornerà ad essere uno dei tanti luoghi abbandonati e inaccessibili, tristi monumenti al
degrado che una certa politica volutamente crea e alimenta.
Questo posto è nato nel 2014 all’interno di una delle tante aree dismesse e abbandonate della
nostra città.
L’edificio era ed è tutt’ora di proprietà dell’ENI: multinazionale statale, colosso petrolifero
mondiale specializzato nel calpestare i diritti umani e in stupri ambientali in nome del sacro ed
intoccabile profitto.
A seguito di una costante opera di ristrutturazione e di bonifica, che come spesso avviene
all’abbandono di aree industriali non più produttive non era stata adeguatamente eseguita, uno
dei tanti luoghi inutilizzati delle nostre periferie è stato per quattro anni un luogo di socialità e
di confronto politico, grazie ai progetti e agli sforzi di chi lo ha attraversato.
Abbiamo imparato tante cose in questi anni, abbiamo visto passare tante persone e tanti
progetti sarebbero potuti ancora nascere, ma i tempi sono cambiati all’alba di un “nuovo”
governo che, come ci aspettavamo, sa dare un’unica risposta ai tanti problemi che
coinvolgono il nosto paese e la nostra città: repressione nei confronti dei più deboli e delle
poche voci che ancora hanno il coraggio di esprimere il proprio dissenso.
Oggi come ieri, siamo certi e determinati a portare avanti l’idea che lottare per costruire una
realtà diversa per se stessi e per gli altri sia non solo possibile, ma dovere di chiunque voglia
essere uomo o donna libero e consapevole, pertanto non finisce qui.
Domani è un altro giorno».
I ragazzi e le ragazze dello Spazio Libero Utopia
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