Empatia canaglia

 

il fascistometro di Michela Murgia

A questo punto mi risulta imprescindibile fare outing. Perché pensavo di essere diventato letteralmente immune quando, con una prova di forza, di volontà e di carattere, mi sono imposto di non sottopormi al fascistometro di Michela Murgia. E forse sono riuscito nell’impresa anche per evitare qualche colpevole delusione. Comunque, solitamente salto a piè pari quelle amenità a cui ogni tanto la rete ti vorrebbe sottoporre… tipo “che volto avresti se fossi un uomo delle caverne”, o peggio “a quale attore potresti assomigliare”, o ancora “se fossi donna saresti….”, perfino “se fossi un personaggio della storia assomiglieresti a…”
Ho già innumerevoli problemi con il mio ego per costringerlo a confrontarsi con identità plurime. Però, anche se un po’ me ne vergogno, non ho potuto fare a meno di andarmi ad infilare – e perfino un po’ incuriosito – come molti italiani – almeno spero-  nella gustosa querelle della fine della storia d’amore fra Matteo ed Elisa. Altrimenti detta Capitano, mio Capitano. O, vista dalla parte di lei, m’ha lasciato e non ho fatto una piega, nel colletto delle camicie. O ancora: il vicepremier e ministro degli interni tutto fumo all’interno del letto esce scottato dalla prova del fuoco. Ecosi via, con altre facezie simili.

Salvini e Toti al Papeete di Milano Marittima
Salvini e Toti al Papeete di Milano Marittima

A tentarmi già di prima mattina è stato, per la verità, il post galeotto del mio amico facebook Giovanni Giaccone, giornalista in carne ed ossa e dotato, nonostante tutto, di pura spiritualità e molto spirito. Il mio amico, autore di aforismi fulminanti, che insisteva a mettersi nei panni del povero vicepremier e spiegava, fra il serio e il faceto: “Certi sentimenti, certe situazioni intime esposte al pubblico mi mettono ansia e disagio anche se non mi riguardano. Sto riuscendo a stare male addirittura per Salvini”. Con replica nel pomeriggio “ Comunque se mi facessero un ciocco come quello della Isoardi a Salvini, starei male sino alla terza reincarnazione”.

Insomma non me la sono sentita di glissare anche qui, su questa questione di orgoglio personale ferito e sulla storia di un grande amore naufragato. Percio’ ho rischiato – una volta ogni tanto ci sta – la sindrome da Grande Fratello e il virus della Barbaradursite, apprendendo via radio, anche…. che la conduttrice più amata dagli italiani dopo Fabio Fazio era inferocita con Albano, alias Albano Carrisi, colpevole di aver disertato “Domenica Live”, prima di un viaggio per la tournée’ in Cina, facendo andare su tutte le furie la D’Urso. Tanto che “Il Giornale” ha titolato “Albano non è andato dalla D’Urso per Romina? Il giallo s’infittisce”.

Matteo Salvini e Elisa Isoardi
Matteo Salvini e Elisa Isoardi

E, comunque sì, ogni tanto un po’ di gossip ci vuole per tirarci un po’ su il morale. Senonché scopro che la foto di Salvini ripreso, più o meno a tradimento, fra le lenzuola insieme alla Isoardi, da notizia rosa si è trasformata addirittura in esperimento sociologico-politico. Il mio amico professore e popfilosofo Simone Regazzoni scende tra di noi comuni mortali per bacchettarci per benino sulle mani. Intanto non posta la foto messa sotto accusa e poi domanda “Fate questo esperimento. Osservate pagine facebook e quotidiani. E guardate chi sta facendo circolare di più lo storytelling “melò” di Salvini e Isoardi con annessa foto.
Troverete Repubblica e gente del Pd.
Il problema in Italia non sono i fessi. Sono i fessi che pensano di essere gli unici colti sulla faccia della terra (chiedete loro una bibliografia minima sulla questione del corpo politico e non capiranno nemmeno di cosa state parlando)”.
Beh, magari c’è anche del vero. Ma ritornando nella vita dei comuni mortali, perché in fondo non ho mai molto creduto a queste contaminazioni in cui gli intellettuali ci indicano la strada, prendo ancora ad esempio il post della mia amica Barbara Barattani. Lei finge nonchalance, ma con un perfetto “uno/due” coglie nell’intimo l’essenza del problema. Spiega sulla sua pagina, postando (lei si) la foto dei due in posa romanticamente intima a letto: “Premesso che la notizia mi frega manco per niente, porrei l’attenzione sulla foto… a che anno dobbiamo risalire per ricordare la foto del ministro degli interni a letto in relax post sex?
Ah, non era mai successo vero”.
E poi, sempre la Barattani interviene con un commento sul post di Regazzoni “Più che lo storytelling, di cui poco mi frega, sinceramente trovo allucinante che un ministro degli interni abbia consentito che venisse postata. Perché hai voglia di dire che è stata lei… non credo proprio che contro il suo consenso sarebbe stato possibile… e quindi resta la domanda… a che pro? Mi interessa una risposta da comune mortale”.

Ecco il bello del gossip nel nostro paese è proprio questo, perché si presta a una infinita’ di sfumature diverse. Proprio come per Fabrizio Corona strainvitato pur descritto come personaggio spregevole che litiga in diretta con Hilary Blasi.

E come sempre la colpa si prova a deviarla sui giornali, sui giornalisti, sui pennivendoli e sui “giornalai”. Qualcuno ci prova con “Esticazzi”, altri con “Bel giornalismo”. Tranne che poi puntualmente gli viene ricordato il servizio in cui l’allora segretario della Lega comparve in copertina a torso nudo e fra le pagine appena avvolto sino alla cintola dalle coperte. Vabbe’ anni addietro. E forse, come dice a ragione Barbara Barattani, una cosa è il segretario di un partito populista che vive sull’antipolitica e, aggiungo, sulla comunicazione e un’altra cosa dovrebbe essere un ministro della Repubblica e il vicepremier. Eppero’ forse altri tempi ed altra morale.

Matteo Salvini e Elisa Isoardi Poi mi viene in mente l’ultima foto quella che lo ritrae sorridente a Venezia pronto ad andare in visita alle popolazioni venete colpite dal nubifragio. E ancora qualche fanfaronata, dal selfie al funerale dei morti del Morandi, a “La pacchia è finita”, alla vicenda della Diciotti e dei porti chiusi. E mi dico che forse la storia fra Salvini e la Elisa Isoardi è molto più semplice e nemmeno meriterebbe tanto clamore mediatico. La mia teoria è più o meno questa “Così va il mondo, un breve tratto di strada in cui si raccolgono le meglio o le peggio cose. Diventi un personaggio mediatico e, a seconda delle rispettive intelligenze, ognuno usa  al meglio la cosa. Poi l’amore o l’interesse dirada e finisce. E pensi che, sì, c’è la puoi fare anche  solo. Riguardo al giornalismo ho sempre pensato che è la domanda che fa il mercato”.
Comunque diceva il poeta “Ognuno sta sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”. Oppure, meglio di un troppo aulico Salvatore Quasimodo il commento di un amico di Giovanni Giaccone al suo post: “Empatia canaglia”.

Salvini-Di MaioE qualche preoccupazione mi sorge anche per il vicepremier. Chi sarà la prossima fortunata usa obbedir tacendo stirandogli le camicie? E, soprattutto, rotta la relazione con la Isoardi provvederà anche a ricredersi su quella verdeoro? Quella del murales del bacio galeotto con Di Maio. E comunque…. so’ ragazzi.

Giona

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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