Genova – Leggere sul sito di RFI le notizie sulla viabilità, soprattutto nel nodo di Genova, è come avere a che fare con un bollettino di guerra. Che la rete ferroviaria fosse inadeguata era noto, che i pendolari fossero “maltrattati” anche. Ma in questo di grande difficoltà in cui si trova la città metropolitana di Genova dopo il crollo del Morandi, le criticità rendono la vita dei cittadini un vero inferno.
Esci di casa e non sai quando rientri.
In breve, ecco il “bollettino”.
“Linea Genova – La Spezia: riprende, fortemente rallentata con ritardi fino a 60 minuti, la circolazione ferroviaria nella stazione di Santa Margherita Ligure. Precedentemente interrotta per un movimento franoso che ha interessato il regionale 11361 provocando lo svio del primo carrello di una vettura.
Il movimento franoso è stato causato dal crollo di un muro di contenimento che delimita la linea ferroviaria per l’abbondante quantitativo di acqua proveniente da aree non di competenza ferroviaria.
In corso la riprogrammazione dell’offerta commerciale.
I tecnici di RFI sono a lavoro per ripristinare la piena potenzialità dell’infrastruttura ferroviaria.
Linea Genova – Ventimiglia: circolazione fortemente rallentata, con possibili cancellazioni, per lo svio di un mezzo d’opera di una ditta esterna a RFI nella stazione di Genova Piazza Principe.
I treni della relazione Milano – Ventimiglia effettuano il servizio viaggiatori a Genova Voltri e Ronco Scrivia invece che a Genova Piazza Principe.
In corso la riprogrammazione dell’offerta commerciale.
Attivato da Trenitalia un servizio sostitutivo con 7 autobus per i viaggiatori del trasporto regionale nel nodo di Genova. Per i viaggiatori della lunga percorrenza sono attivi 2 autobus fra Genova Piazza Principe e Ronco Scrivia”.
Che a Genova bastasse un po’ di pioggia per rallentare la città era risaputo, non a caso il traffico sulle due ruote è preponderante, ma la vera difficoltà sta nel voler usufruire dei mezzi pubblici che sono francamente inadeguati a una mobilità moderna.
Alcune zone della città sono ostaggio del traffico selvaggio, Borzoli, Fegino, Sestri, Sampierdarena in generale, ma nello specifico Lungomare Canepa, via Siffredi, viale Canepa, via Borzoli.
Dalle zone collinari per accedere al trasporto pubblico in pianura bisogna mettere in conto almeno 80 minuti al giorno di “tempi morti” perché il servizio ha orari molto diradati e se perdi un autobus l’attesa per il turno successivo può toccare i 40 minuti.
Insomma, stamattina piove, c’è tanto traffico, il terreno cede, i treni deragliano, la recente mareggiata ha devastato la costa, il Morandi è sempre lì, immobile, e le aziende chiudono.
Ci vorrebbe uno sciamano.
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