La vendita delle Farmacie Comunali ha creato qualche sbandata all’interno della maggioranza. Certo che la stima di incasso di circa 10 milioni sembra sottostimata visto il valore totale delle 8 farmacie ma è anche vero che il Comune di questi 10 milioni sembra averne bisogno. La criticità maggiore in tutta l’operazione sono i posti di lavoro garantiti solo per il periodo che va dal 2019 al 2021 poi si vedrà. Di seguito il comunicato unitario dei sindacati che annunciano lo sciopero di domani.
“Genova, 26 novembre 2018. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, unitamente ai lavoratori ed alle lavoratrici delle Farmacie Comunali seriamente preoccupati per il loro futuro occupazionale, dopo aver scioperato lo scorso 12 aprile, presidiato, raccolto firme, espresso nei tanti consigli comunali e audizioni consiliari in questi mesi la loro ferma contrarietà alla privatizzazione di Farmacie srl, domani 27 novembre manifesteranno nuovamente il dissenso attraverso lo sciopero. L’appuntamento con le lavoratrici e i lavoratori è alle ore 13,30 davanti a Palazzo Tursi, per poi salire con loro in Consiglio Comunale intorno alle 14,00.
Continuiamo a sostenere che sia auspicabile procedere nel percorso intrapreso in questi ultimi anni, quello che ha valorizzato le Farmacie Comunali per accrescere la loro qualità del servizio ed il ruolo di presidio resi alla cittadinanza salvaguardando le professionalità esistenti. La svendita, come abbiamo sempre sottolineato, rappresenterebbe un impoverimento del ruolo pubblico dell’Azienda Farmacie Genovesi s.r.l. come dimostrato dalle tante firme dei cittadini genovesi raccolte a sostegno in tutti questi mesi.
Tutto ciò è stato con forza ribadito nei diversi incontri avvenuti nei mesi e nei giorni scorsi; nonostante questo, oggi ci troviamo di fronte ad una proposta di delibera che, ostinatamente, contro anche una parte della maggioranza, il sindaco Bucci vuole portare al voto della giunta; in tanti infatti hanno potuto verificare i nostri costanti input e quindi che le Farmacie Comunali sono un’azienda sana, con un conto economico in equilibrio. E allora perchè venderle? Abbiamo nel tempo scoperto che non siamo i soli, insieme ai lavoratori, a pensare che qualcosa non torna in questo processo di alienazione. La valenza sociale di questa azienda è evidentemente più importante di ogni logica di business.
Domani chiederemo nuovamente alla politica di agire con senso di responsabilità, perchè l’unica garanzia concreta per questi lavoratori e per i cittadini è che la partecipata Farmacie Genovesi Srl non sia svenduta e resti patrimonio della città.
Il 29 novembre saremo di nuovo auditi in commissione”.
Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil Genova
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