[vc_row][vc_column][vc_column_text]Genova – È passato un mese dalla conversione in legge del Decreto Emergenze, ex Decreto Genova, ma i dubbi da chiarire sono ancora tanti: la sorte dei lavoratori delle aziende in zona rossa, gli indennizzi per i residenti in zona arancione, le misure previste per il porto, le esenzioni fiscali per gli immobili danneggiati e oggetto di sgombero, l’estensione della zona franca urbana.
Nel video l’intervento di ieri sera del Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che in assemblea pubblica al Teatro Rina e Gilberto Govi di Bolazaneto, ha cercato di sciogliere le questioni di un decreto sofferto e travagliato che ha visto, nelle misure urgenti per la città di Genova, includere anche il condono edilizio per Ischia e l’uso in agricoltura dei fanghi da depurazione agli idrocarburi.
IL VICEMINISTRO RIXI SPIEGA GLI ARTICOLI DEL DECRETO E CONFERMA: “A GENOVA ARRIVERANNO 1 MILIARDO E 68 MILIONI”[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/JAJEPdXTww0″][vc_column_text]ZONE COLORATE E ZONA FRANCA URBANA
Il Sindaco di Genova e Commissario alla Ricostruzione, Marco Bucci, definisce l’estensione delle zone a colori intorno al Morandi, partendo da una nuova Zona nera, interna a quella a rossa, che coincide con i manufatti da demolire.
Quindi spiega che sarà una nuova ordinanza sindacale a definire i confini della Zona Franca Urbana che, anticipa, comprenderà tre municipi: V Valpolcevera, VI Medio Ponente e II Centro Ovest.[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/OpIrhytZx_w”][vc_column_text]GLI INDENNIZZI
A far chiarezza sulla questione degli indennizzi, molto sentita in assemblea, il Sindaco Bucci e il Governatore Toti che precisano le somme: per i proprietari residenti è previsto un “indennizzo per immediato sgombero” pari a 36.000 euro, e un altro di 45.000 euro per indennità del P.R.I.S. – il “Programma Regionale di Intervento Strategico” già utilizzato per gli interferiti dalla Gronda -, oltre a 2025,50 euro a metro quadro di valutazione degli appartamenti.
Poi ci sono i proprietari non residenti, ai quali spettano solo i 2025,50 euro a metro quadro.
Infine i residenti non proprietari che riceveranno le due indennità di 36.000 e 45.000 euro.
Più complessa la situazione della Zona arancione residenti, che non compare nel Decreto, ma per la quale i fondi sono compresi negli stanziamenti per la demolizione e la ricostruzione del ponte.
Ancora tutta da definire, la Zona arancione residenti verrà tracciata dopo la scelta del progetto del nuovo viadotto sul Polcevera.
Niente opere di compensazione, invece, perché non si tratta di nuova costruzione.[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/MaFfdgVPmGk”][vc_column_text]LA SALUTE DEI CITTADINI E IL LAVORO
[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/eeCWN3wHu7o”][/vc_column][/vc_row]
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.