Luci e ombre della differenziata in Liguria, prima regione del Nord Italia per illeciti ambientali

Genova – Inizia oggi, a Palazzo Tursi, Ecoforum Rifiuti Liguria, la due giorni organizzata da Legambiente Liguria per fare il punto su rifiuti, economia circolare, raccolta differenziata e presentare i dati sugli ecoreati compiuti nella nostra regione e registrati dal Rapporto Ecomafie.

“La Liguria continua ad essere una regione caratterizzata dall’emergenza rifiuti – dichiara Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria -.  Gli affari illeciti nella gestione di questo ciclo nel 2017 hanno visto la nostra regione dodicesima a livello nazionale, con 237 illeciti (pari al 3,2% del totale), ma prima nel nord Italia nel rapporto illeciti/abitanti con un illecito ogni 6000 abitanti (mentre in Lombardia si verifica un illecito ogni 25.000 ab). Fortunatamente si registrano anche dati positivi – continua Grammatico – e questo grazie ai controlli delle forze dell’ordine, agli amministratori locali che stanno cambiando il sistema di raccolta nei loro comuni passando al porta a porta e puntando ad una tariffa puntuale e alle aziende che investono in nuovi sistemi di trattamento dei rifiuti che li trasformano in nuova materia prima riutilizzabile”.

Durante la conferenza stampa è emerso come, nonostante le evidenti criticità, negli ultimi anni ci sia stata un’inversione di tendenza nei risultati della raccolta differenziata: a dimostrarlo il numero progressivo di Comuni Ricicloni che in Liguria hanno raggiunto il  65% di differenziata e che sono passati dai 63 del 2016 ai 100 del 2017.
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Nel suo intervento, l’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone ha annunciato lo stanziamento di 1,2milioni di euro per la raccolta differenziata a Genova, risorse derivanti dalla legge regionale 20/2015 che vuole incentivare la racconta differenziata e rimettere in circolo risorse per l’economia circolare. La delibera andrà in giunta la prossima settimana.

Per quanto riguarda la gestione rifiuti Giampedrone sottolinea comenonostante i recenti tragici eventi relativi al ponte Morandi abbiano messo a dura prova il sistema di gestione dei rifiuti in città e reso ancor più complessa la gestione dei servizi sull’intero territorio metropolitano genovese, già condizionata dalla carenza di impianti per il trattamento, il consuntivo dell’anno passato di questo settore in Liguria ha evidenziato segnali positivi: il 5% in più di raccolta differenziata rispetto al 2016, pari a circa 35.000 tonnellate di plastica, carta, vetro ed organico, e la crescita di quei Comuni che hanno seguito le linee guida della Regione e delle Autorità provinciali per organizzare sistemi capillari di raccolta differenziata”.

Diciannove Comuni, con in testa quello di Rialto, superano addirittura l’80% di differenziata, segno che riuscire a superare i paletti minimi è possibile. Inoltre  iniziano a crescere anche i Comuni medi da includere nella categoria dei virtuosi: insieme a Sestri Levante anche Chiavari e Sarzana hanno centrato l’obiettivo. Naturalmente c’è ancora molto da fare. Il problema principale riguarda la carenza di impianti per trattare i rifiuti e trattenere all’interno della regione tutto il ciclo di gestione dei rifiuti, che ha importanti ricadute anche sotto il profilo economico”, continua Giampedrone che poi conclude: “Un importante passo avanti nella pianificazione è stato compiuto recentemente con l’approvazione, ad agosto 2018, del Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti. Il piano prevede un assetto impiantistico a regime, con impianti di trattamento del rifiuto residuo al netto della differenziata, biodigestori anaerobici per la frazione organica da raccolta differenziata e discariche di servizio in poli unici a Taggia (IM), Vado Ligure (SV) e a Scarpino (GE), oltre agli impianti di produzione CDR/CSS e di biodigestione anaerobica in aree spezzine. In conclusione, anche se ci sarà da stringere i denti ancora per qualche tempo, la cosa essenziale sarà non disperdere il trend positivo che dal 2015 ha assunto dimensioni sempre più consolidate”.
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Matteo Campora

Durante il suo intervento, l’assessore all’ambiente del comune di Genova Matteo Campora ha dichiarato: “L’Ecoforum 2018 rappresenta per il Comune di Genova un’opportunità per conoscere le buone pratiche attive in Regione Liguria e un’occasione per migliorare la politica dei rifiuti soprattutto per la frazione differenziata. Nel corso dell’evento verranno illustrati i progetti già attivi, come ad esempio la rete RiCibo che rappresenta una best practice a livello nazionale, nonché il progetto di ricollocazione della Fabbrica del Riciclo, travolta dalla caduta del Ponte Morandi, che troverà spazio nell’ex mercato di via Bologna, una posizione più centrale e quindi occasione per farlo diventare un vero e proprio centro di educazione ambientale coinvolgendo la cittadinanza”. 

 

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