E se la Francia diventa NO TAV? Due domande alle torinesi SÌ TAV sul rapporto Duron

Genova – Abbiamo incontrato le “madamin” SÌ TAV durante la conferenza stampa del gruppo Riprendiamoci Genova, che annunciava una nuova mobilitazione di piazza, il 20 gennaio prossimo, che “idealmente è il terzo atto delle mobilitazioni iniziate a Torino e proseguite a Milano e che dice SÌ, Genova vuole sviluppo“.
E così abbiamo deciso di capire cosa ne pensassero delle considerazioni contenute nel “Rapporto Duron”, quello commissionato dal Presidente Emmanuel Macron al Consiglio per l’Orientamento delle Infrastrutture – il COI -, per programmare la strategia nazionale di investimento nei trasporti per i prossimi 20 anni, e consegnato alla Ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne, a febbraio 2018.
Inaspettatamente, infatti, per la realizzazione in territorio francese delle opere costosissime di connessione con il tunnel di base del Moncenisio (cioè altre 5 gallerie sulla tratta nazionale in direzione Lione), il Rapporto consiglia di aspettare il 2038 in attesa di capire se realmente i flussi del traffico merci aumenteranno.
Ma senza le opere di connessione, il tunnel transfrontaliero non diventa pressochè inutile?

Simona Tarzia

Le pagine del Rapporto Duron sul “Noeud ferroviaire lyonnais”

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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