Amianto nella zona del Morandi, Bucci: “Nelle macerie non ci sarà amianto. Il piano esecutivo prevede che venga levato”

Genova – L’impatto che i lavori di demolizione/ricostruzione del Morandi avranno sulla salute pubblica continua a far discutere, anche in Sala Rossa, dove ieri, durante il Consiglio monotematico sull’ “Aggiornamento situazione post crollo ponte Morandi” il consigliere M5S, Stefano Giordano, ha posto l’attenzione proprio su salute e ambiente chiedendo al Sindaco Bucci a che punto fosse il censimento sull’amianto, se sia prevista l’installazione di centraline nelle zone sensibili e, infine, di rendere pubblico il piano di smaltimento delle rocce da scavo e dell’amianto.

Sui monitoraggi ambientali, il Sindaco ha risposto che è alla firma un Protocollo tra Comune, ARPAL, Regione Liguria e ASL3 per garantire la sicurezza nei tre municipi interferiti”, cioè V Valpolcevera, VI Medio Ponente e II Centro Ovest.
“Per fortuna, nella nostra struttura commissariale abbiamo una persona di altissima esperienza quale il Dottor Luciano Grasso che si occuperà di tutta la parte ambientale”, ha proseguito il Sindaco che poi sul protocollo hai precisato: “Prescrive tutto quello che avete chiesto, ossia i monitoraggi ambientali, i monitoraggi sui rifiuti, le campionature e così via”.

Il palazzo ex Nira alla Fiera di genova

A proposito dell’amianto, il Sindaco ha insistito nel confermare che è solo dentro le case e ha messo a fuoco come “il piano esecutivo prevede che venga levato dalle case e quindi nelle macerie non ci sarà amianto. Faremo esattamente come è stato fatto per il palazzo ex Nira”.

“Quanto alle zone dove verranno smaltiti i detriti – ha continuato – vi garantisco che saranno tutte quante rese pubbliche. Ora come ora, ne sono state identificate alcune ma non siamo certi che andranno lì perché è stata fatta la richiesta di riutilizzo di questi detriti in attività di costruzione, per esempio sul litorale distrutto dall’ultima mareggiata“.

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AL MINUTO 6:59 LA RISPOSTA DEL SINDACO SU AMIANTO E MACERIE

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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