Ho avuto l’illuminazione giusta, tra polemiche, richieste di allontanamento, repliche piccate, lettere di intenti giustificatori, ammiccamenti, solidarietà finta o verace, video, post, contropost e affini.

L’impresa della salita al canile, in una notte buia e tempestosa nel bel mezzo di un rigoroso inverno innevato con tanto di inefficace scampanellio del campanello di Campanella e susseguente scavalcamento ventrale della rete di recinzione al fine di constatare le condizioni degli ospiti randagi, di colpo ha folgorato la mia mente con una sua precisa motivazione. Perché dovrà pur esserci qualche cosa che in un politico accorto travalichi il banale animalismo a scopi elettorali, condito con l’eccessivo clamore attestato da un video condiviso dell’ingresso stile Rambo, come se si trattasse di un assalto a un qualsiasi bunker in territorio nemico. Poi navigando tra un post e l’altro, insabbiato in una corposa documentazione che attesterebbe, secondo la controfigura dei Navy SEALs – che hanno come motto “L’unico giorno facile era ieri” -, numerose nefandezze nei confronti dei poveri animali da parte dei gestori del canile, ho pensato che una simile banalità del male non fosse possibile per un personaggio che sul suo profilo social alterna foto dei suoi due minuscoli e amati cagnetti a qualche motto salace nei confronti dei poveri migranti.
Così ha deciso l’impresa, partendo in una notte buia e tempetosa, impavido dei rigori invernali e della neve che si era fermata sulla strada e sul terreno adiacente. Al termine del consiglio comunale ha raggiunto le alture di Sestri dove è ubicato Il canile. Con una voce dentro che gli ordinava “Esci i cani, esci i cani”. Scontrandosi con la dura realtà del freddo circostante e con un custode, forse addormentato, che di ”escire” lui stesso e di “escire” i cani non aveva alcuna intenzione. Ed anzi, quel custode, in un motto di civile ribellione, visto il tempo e l’ora tarda, si deve essere barricato all’interno. Al caldo delle coperte e del suo lettino. Il Nostro avrebbe potuto optare, comprensibilmente per i più, per una diplomatica ritirata politica con una successiva ricomparsa sulla scena con tanto di ramanzina al custode renitente condita con l’esternazione tanto cara al nostro Sindaco Marco Bucci “Sono un consigliere comunale nell’esercizio delle sue funzioni”…… “Veda un po’ lei”.
Ma quella voce ossessiva “Esci i cani, esci i cani” gli dava il tormento. Come se “Macaron” il genio malefico dell’italiano maccheronico si fosse impadronito improvvisamente della sua mente. Così su due piedi e semicongelato ha deciso di seguire il motto dei Navy SEALs “L’unico giorno facile era ieri”. E con perfetto “ventrale” alla Dick Fosbury ha scavalcato la recinzione.
Il resto è cosa nota con tanto di video e articoli di giornale. E polemiche. Con la successiva ulteriore delusione di un chiarimento dell’Accademia della Crusca che ha rettificato le notizie giornalistiche e non. “Esci i cani” e “Siedi i bambini” si potrà anche dire, soprattutto nel fantasmagorico linguaggio dei nostri nuovi politici, ma lessicalmente resta un errore da matita blu. Men che meno “Esci i cani e pisciali”, sottolineava, sagacemente, un mio amico Facebook.
Per l’aspirante Neavy SEALs, per il quale comunque oggi più che mai “L’unico giorno facile era ieri”, momenti di gloria, insieme ad una possibile futuribile menzione per una laurea ad honorem fra gli accademici della Crusca.
Giona
La vicenda del canile di Monte Contessa:
Blitz a Monte Contessa, il capogruppo FdI Campanella: “Sono un cane anch’io”


Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.