Genova – Il Quirinale non firmerà un decreto omnibus (cioè un decreto legge contenente norme disparate per settori e necessità urgenti di varia natura, N.d.A.) dove, nel passaggio tra le varie commissioni, i 12 articoli originari sono diventati oltre 90.
Questi i motivi dello stop del Presidente della Repubblica Mattarella al “Decreto semplificazioni”.
Ne consegue un taglio netto della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che ha dichiarato inammissibili ben 62 emendamenti.
Tra le misure che restano fuori c’è la proroga a fine anno della sospensione delle tasse per i contribuenti colpiti dal crollo del Morandi.
Dura la reazione dei sindacati: “La Cisl non permetterà che gli aiuti ai genovesi vengano cancellati”.
Commenta così, in una nota stampa di oggi, il segretario generale della Cisl Liguria, Luca Maestripieri, lo stop alla proroga da parte del Governo per la sospensione delle tasse per le zone di Genova colpite dal crollo di Ponte Morandi.
“Con il decreto semplificazioni finito sotto la mannaia del Presidente della Repubblica – continua Maestripieri – è saltato anche il rinvio a fine anno delle tasse dovute dai contribuenti che hanno subìto danni economici in conseguenza della tragedia del ponte Morandi. Può darsi che qualcuno finisca addirittura per prendersela con il Presidente Mattarella, che invece ha correttamente spiegato, minacciando di non controfirmare quello che stava diventando un decreto omnibus, che il provvedimento non poteva diventare, come è già accaduto per il decreto emergenze, un contenitore di interventi disomogenei. Cosa c’entrano certe misure con il decreto semplificazioni? Nulla, in effetti. Con superficialità erano state messe nel calderone misure molto differenti, compresa quella per i contribuenti genovesi, che andava gestita in modo autonomo rispondendo alle legittime attese di chi è rimasto colpito di riflesso da una sciagura peraltro dovuta in parte anche all’insipienza della politica (vedi alla voce controlli ministeriali sull’operato di Autostrade)”.
“Domanda: il rinvio delle tasse, un piccolo ma importante aiuto per chi ha subìto danni a volte irreparabili, verrà in qualche modo riproposto con un nuovo provvedimento, oppure il governo farà cadere la cosa nel dimenticatoio? – continua il segretario generale della Cisl Liguria, che aggiunge: “La Cisl non permetterà che i necessari aiuti alle imprese, all’economia e al lavoro della città passi in cavalleria, magari utilizzando la scusante che il Presidente non l’ha ritenuta coerente col decreto semplificazioni: una questione procedurale e non di sostanza, che va fatta diversamente. La Cisl rimarrà vigile e pronta a rilanciare un provvedimento che è di puro buon senso” , conclude Maestripieri.
CISL Liguria – Ufficio Comunicazione
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