Osservatori ambientali per il Morandi, è bufera sui metodi di elezione. Passeri (LeU): “Si sono messi d’accordo per telefono”

Genova – “C’è stata una cattiva gestione nell’organizzazione degli Osservatori. La correttezza vorrebbe che si stabilissero le regole di scelta dei componenti in via preliminare e non creare i criteri in corsa”.

Non ci sta Mariano Passeri, consigliere del Municipio Centro Ovest in quota LeU, e contesta la sua esclusione dall’“Osservatorio per i temi della salute e della sicurezza“ che dovrebbe vigilare sui lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera.

Che cosa è successo?
“Per venire incontro al malcontento dei cittadini – spiega Passeri -, il Comune ha istituito, in sinergia con i Municipi, due osservatori. La regola, o almeno così sembrava, prevedeva per ogni osservatorio che tre dei componenti fossero scelti dal Municipio e un altro dai Comitati. Il mio nome è stato segnalato dal Comitato del Campasso ma rigettato dal Presidente Falcidia perché, secondo un diktat del Comune, non si può essere il rappresentante dei comitati in questi gruppi di lavoro se si ricopre contemporaneamente la carica di consigliere municipale”.

Una situazione ingarbugliata che, da una parte, esclude il prescelto votato dai Comitati e dall’altra vede dentro agli osservatori “nomi per i quali non c’è stata alcuna votazione in Municipio. Si sono messi d’accordo per telefono”, sottolinea ancora Passeri che poi ci tiene a far notare: “Il 7 febbraio il Comune ha comunicato gli elenchi dei nomi. I comitati, che a questi temi tengono davvero, hanno votato già 20 giorni prima. Ma allora interessa a qualcuno istituire gli Osservatori o è solo un’operazione contentino che non porterà a nulla?”.

Un’elezione carbonara che ha fatto infuriare Passeri.
“La decisione del Comitato del Campasso va rispettata. Chiedo la revisione delle modalità di elezione dei candidati, anche quelli municipali”, conclude.

Simona Tarzia

Vigilare su salute e ambiente durante i lavori del Morandi: nasce commissione congiunta Comune e Municipi, in sinergia con l’Osservatorio Ambiente e Salute

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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