Genova – “Il Registro amministrativo della famiglia del Comune di Genova viola l’articolo 3 della Costituzione e la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ratificata dall’Italia nel 1991 con la legge 176, in virtù della quale ogni Stato è tenuto a garantire gli stessi diritti ai minori, senza distinzione alcuna, compresa quella riferita alla famiglia di provenienza”.
Con queste motivazioni il PD invia una una segnalazione al Garante per l’infanzia, Francesco Lalla.
Così Cristina Lodi, capogruppo in Consiglio Comunale: “Il Registro taglia completamente fuori tutti quei nuclei dove abbiamo uno o più minori con un solo adulto.Penso alle ragazze madri o alle vedove, rimaste vedove prima di potersi iscrivere. Paradossalmente, sono escluse quelle famiglie che, spesso, si trovano in maggior difficoltà”.
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