Tangentopoli. Quel 17 febbraio che cambiò la storia del Paese

Sembrava un tardo pomeriggio come tutti gli altri quello di lunedì 17 febbraio 1992, quando un’autovettura con a bordo tre carabinieri in borghese si fermò dinanzi al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Ivi giunti i carabinieri notificarono al presidente Mario Chiesa un decreto di perquisizione. Alcune ore dopo Mario Chiesa fu scortato in caserma dove ad attenderlo c’era un sostituto procuratore semi-sconosciuto, tale Antonio Di Pietro, che aveva firmato l’ordine di custodia cautelare e disposto l’arresto del presidente con l’accusa di concussione. Mario Chiesa, ingegnere, socialista, brillante e quotato direttore quarantasettenne dell’ente comunale, la casa di cura Pio Albergo Trivulzio appunto, fu trasferito seduta stante nel carcere di San Vittore. Nessuno sul momento avrebbe potuto immaginare la reazione a catena innescata da quella indagine, passata alla storia come Tangentopoli.

Da lì a poco si scoprì un sistema di corruzione diffusa che rivelò numeri mai visti in Europa, con parlamentari imputati e il nascere di conflitti che spesso scivolarono nel personalismo fra politici e magistrati, accusati talora di muoversi strumentalmente contro quel partito o quell’altro vicino a una corrente politica avversa. Dal 1992 al 2000, si aprirono 3.146 posizioni processuali e furono 2.565 le persone fisiche indagate. Un lavoro immane che disegnò una società malata, una “patologia fisica” come venne acutamente definita da Pietro Craveri. Bettino Craxi, all’epoca segretario del P.S.I., inquisito, in uno spezzone memorabile in aula spiegò come quello dei contributi illeciti ai partiti fosse un sistema da lui conosciuto fin da quando indossava i pantaloni alla zuava.
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Nei decenni a seguire la lotta fra politici e magistrati si inasprì, fino al famoso avviso di garanzia a Silvio Berlusconi e alle svariate indagini a suo carico. Una lotta senza esclusioni di colpi, con attacchi continui al gruppo di magistrati milanesi passati alla storia come pool di “Mani pulite”.

Mauro Salucci è nato a Genova. Laureato in Filosofia, sposato e padre di due figli. Apprezzato  cultore di storia, collabora con diverse riviste e periodici . Inoltre è anche apprezzato conferenziere. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di carattere storico. Annovera la pubblicazione di  “Taccuino su Genova” (2016) e“Madre di Dio”(2017) .   “Forti pulsioni” (2018) dedicato a Niccolò Paganini è del 2018 e l’ultima fatica riguarda i Sestieri di Genova.

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