Genova – “L’opera è compatibile. Nessuna variante al PUC. Vincolo preordinato all’esproprio con provvedimento ministeriale. Non era neppure necessario chiedere il parere del Municipio”.
Si presenta così il tecnico del Comune di Genova che, questo pomeriggio durante la Commissione II del Municipio Valpolcevera, ha mostrato le slide del progetto preparato da ENI e IPLOM per lo spostamento dei tubi dell’oleodotto che insiste nell’area di Borzoli e Fegino.
C’è perplessità tra i consiglieri, che non hanno neppure ricevuto la documentazione completa.
“Una situazione sconfortante soprattutto nel metodo – precisa Davide Ghiglione, consigliere di Chiamami Genova -. Una commissione quasi concessa, i documenti che arrivano incompleti, senza la relazione tecnica, per non parlare del fatto che, su un progetto così impattante, il Comune sembra non avere voce in capitolo”.
Quello che è emerso dal resoconto del tecnico, infatti, è che la competenza del Comune riguarderebbe solamente la compatibilità urbanistica, quella paesaggistica, perché il tragitto dei nuovi tubi intercetta una zona boschiva, e idrogeologica.
[vc_video link=”https://youtu.be/CYUCZzPC0Zo”]
Sono sul piede di guerra cittadini e comitati della zona che, dopo l’onda nera del 17 aprile 2016, non vogliono correre altri rischi.
“Noi viviamo sul territorio – commenta Antonella Marras, portavoce del Comitato di Borzoli e Fegino – e sappiamo che ci sono dei problemi già per le tubature esistenti. Qui si parla di disboscamenti, di posizionare i tubi in zone franabili, di passare sopra la galleria ferroviaria e sotto il sedime stradale“, e insieme alla paura monta anche la rabbia per l’ennesimo progetto calato dall’alto: “Abbiamo scoperto oggi che i tubi verranno interrati senza nessuna cassa di protezione“, conclude Marras.
Il territorio non è una carta geografica sulla quale studiare i progetti a tavolino.
Una lezione semplice, ma dura da imparare se il territorio viene ancora affidato a chi lo violenta.
[vc_video link=”https://youtu.be/QSumXRpAGpo”]
Tra i consiglieri municipali c’è anche chi si dichiara favorevole al progetto, come Daniele Bonuso – consigliere di Forza Italia – che puntualizza come “andrebbe rivisto in maniera più concreta per quanto riguarda la valutazione dei rischi ma è assolutamente da farsi”.
[vc_video link=”https://youtu.be/lexf568i1Nc”]Intanto tutto è rimandato a giovedì prossimo quando il progetto passerà alla votazione in consiglio municipale.
Noi ci saremo e vi terremo informati.
Simona Tarzia
Potrebbe interessarti anche:
https://fivedabliu.it/2019/04/08/spostamento-tubi-iplom-ed-eni-ecco-il-nuovo-percorso-passo-per-passo/
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
Come al solito a decidere sono gli altri dimostrando la solita mancanza di rispetto del cittadino e ambiente