Bisogna studiare per capire che la vita, le persone, le situazioni, che in 50 anni si evolvono e si stravolgono. Non commentiamo il concetto espresso da Spinelli, imprenditore importante e quindi “di peso” nelle decisioni di una comunità, in merito ai depositi costieri di Multedo
Ci chiediamo piuttosto perché oggi si cerchi di fare la differenziata e perché nessuno si attacchi più all’esterno dei mezzi pubblici per “scroccare un passaggio”. Perché alcuni farmaci non siano più utilizzabili perché ritenuti dannosi, perché le auto siano sempre meno inquinanti, e perché, quasi tutti si vada dal medico e non nella tenda di uno stregone. Perché sia da stolti, oggi, costruire un viadotto a zero centimetri dalle case.
Le sensibilità cambiano, le persone si evolvono (non tutte), i concetti dell’abitare nei centri cittadini prendono in considerazione aspetti che 50-60 anni fa non erano neppure pensati.
Nel terzo millennio è anacronistico parlare e confrontarci ancora sull’utilizzo dei combustibili fossili, palesemente dannosi per tutti. Ma 60 anni fa non sembrava così.
Riportiamo la nota ricevuta dal Municipio VII Ponente
“PRESIDENTE E CAPI GRUPPO MUNICIPIO VII PONENTE: “LE PAROLE RILASCIATE IERI DA SPINELLI A PRIMOCANALE SONO OFFENSIVE PER GLI ABITANTI DI MULTEDO: CHIEDIAMO RISPETTO”.
Riguardo al trasferimento di Carmagnani e Superba egli afferma che “Devono restare a Multedo non ci sono altre zone della città che possono sopportare un insediamento così inquinante” . Sembra quasi che gli abitanti di Multedo abbiano dei poteri speciali a vivere a 3 metri da quei depositi o che debbano scontare una qualche colpa primordiale perchè, continua, “ Le case della zona sono state costruite dopo il deposito petrolchimico, quindi chi è andato ad abitare lì lo ha fatto nella consapevolezza che di fronte a casa aveva un potenziale pericolo. Penso che ora sia giusto dotarlo di protezioni, come quelle in prossimità delle autostrade, ma spostarlo no” .
Sono affermazioni offensive per Multedo e per tutto il Ponente.
Chi le ha fatte forse dimentica l’esistenza di un Piano Urbanistico Comunale che considera tutto Multedo un distretto di trasformazione e pertanto devono essere dislocati in area portuale in quanto incompatibili sul piano urbanistico e ambientale.
Chi le ha fatte forse non conosce cosa vive ormai da troppi anni il quartiere di Multedo a causa di questa difficile convivenza, e forse non ricorda – ma noi si – quanto successo il 15 maggio 1987 sotto le finestre di chi abita a Multedo quando ci fu un incidente in cui persero la vita 4 persone.
Al Signor Spinelli che tanto pare preoccuparsi per l’incolumità dei cittadini Genovesi ricordiamo che non esistono cittadini di serie A e di serie B, anche se dalle sue affermazioni pare invece che consideri tali gli abitanti di Multedo.
Noi, che non abbiamo altri interessi sulla questione se non il futuro di Multedo, crediamo che a quegli abitanti dopo tanti anni sia dovuto innanzitutto il rispetto.
Claudio Chiarotti, Presidente Municipio VII Ponente
Luca Bozzo, Capo Gruppo “Lega Salvini Premier” Municipio VII Ponente Filippo Bruzzone, Capo Gruppo “A Sinistra” Municipio VII Ponente
Carlo Calcagno, Capo Gruppo “Chiamami Genova” Municipio VII Ponente Michela Corronca, Capo Gruppo “Vince Genova” Municipio VII Ponente Massimo Currò, Capo Gruppo “Movimento 5 Stelle” Municipio VII Ponente Fulvia Musso, Capo Gruppo “Forza Italia” Municipio VII Ponente
Giovanni Battista Sacco, Capo Gruppo “Lista Crivello” Municipio VII Ponente Ugo Truffelli, Capo Gruppo “Partito Democratico” Municipio VII Ponente”
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