BuccGenova– Dopo anni di totale indifferenza, la storia delle dighe è tornata di attualità anche grazie al documentario DigaVox, di cui siamo coautori.
Probabilmente, complici una rinnovata sensibilità nei confronti delle periferie da parte delle amministrazioni e la pressione dei comitati cittadini stufi delle decisioni calate dall’alto, è diventato quasi obbligatorio intervenire nelle situazioni di degrado di alcune zone della città, abbandonate da una politica che considerava i cittadini solo come “portatori sani” di tessera elettorale.
Insomma, qualcosa alla fine si è mosso.
Siamo passati dal “venga prendere un caffè da noi”, l’invito di Alessandro, abitante della Diga, al Sindaco Bucci, a un vero e proprio progetto di riqualificazione urbana, e speriamo anche sociale, di una zona collinare dimenticata per decenni. Disillusi da troppi politici fatui incontrati in questi anni, seguiremo il progetto in tutti i suoi passaggi come abbiamo fatto, settimanalmente, fino ad oggi.
Auspichiamo che l’opposizione, i comitati e i cittadini controllino in maniera severa che questo progetto venga realizzato nei tempi e nei modi descritti, che gli appalti siano dati ad aziende serie e sane, che i subappalti, i noli a “caldo” e a “freddo” non prevedano la presenza di aziende in odore di mafia, che le persone siano trattate e accontentate in tutte le loro esigenze. Perché, francamente, di vedere famiglie che alloggiano in appartamenti bruciati o da anni senza riscaldamento o anziani costretti a fare decine di piani a piedi perché gli ascensori sono rotti, non ne possiamo proprio più.
Se poi la riqualificazione servirà solo in vista delle scadenze elettorali, ma sarà fatta nei tempi e nei termini che abbiamo ascoltato in conferenza stampa in Regione, ce ne faremo una ragione perché sarà comunque una vittoria per il territorio.
All’Assessore Piciocchi ricordiamo che gli abitanti delle case popolari di via Paolo Toscanelli stanno ancora attendendo gli interventi (urgenti) che fermino le infiltrazioni di acqua piovana dal tetto. Questo prima che avvenga il distacco di un muro perimetrale.
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Simona Tarzia e Fabio Palli hanno collaborato alla realizzazione di DigaVox , il docu-film sull’emergenza abitativa alle Dighe di Begato.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.