Genova – Il monitoraggio della qualità dell’aria nella città di Genova, con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.
È quanto realizzato dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in questi giorni di sosta alla stazione Principe di Genova.
I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria – realizzato grazie al progetto di Citizen Science Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista da Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria, Davide Sabbadin, Portavoce del Treno Verde e Giovanna Braghieri, Direttore Regionale di Trenitalia.
L’obiettivo del Treno Verde è sensibilizzare la cittadinanza e valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente.
Per questo, il 4 e 5 febbraio scorsi è stato realizzato un monitoraggio in 7 punti “sensibili” di Genova, scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. In questi punti sono state fatte misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati. Traffico, ingorghi, soste selvagge, orari da bollino rosso e altre fonti di emissioni, sono spesso queste le condizioni in cui ogni giorno i cittadini si devono muovere tra mille problemi ma che ormai non sono più sostenibili.
I valori registrati di polveri sottili (Pm10) a Genova oscillano tra 8,35 e 29,77 µg/mc (come media oraria) e i punti monitorati sono stati la stazione Cornigliano (media oraria di 11,48 µg/mc), Bolzaneto (13,63 µg/mc), via Timavo (23,87 µg/mc), via Caprera (21,78 µg/mc), Corso Sardegna (25,78 µg/mc), largo della Zecca (28,68 µg/mc) e via Milano (29,77 µg/mc).
I valori medi non destano preoccupazione, mentre colpiscono particolarmente i picchi registrati durante l’ora di monitoraggio.
Questi picchi incidono sulla salute delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico. Il picco più elevato si è registrato presso via Timavo, dove alle 18:08 si è raggiunto il valore di 55 µg/mc. In Corso Sardegna il picco più elevato si è riscontrato alle 08:23 con 47 µg/mc, mentre nei pressi di via Caprera il valore massimo registrato è stato di 42 µg/mc alle ore 19:30. Nei pressi di Largo della Zecca e vicino la stazione di Cornigliano, invece il valore più elevato si è registrato rispettivamente alle ore 09:44 e alle 08:28 con 38 µg/mc. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente e inconsapevolmente aria inquinata, anche se solamente per pochi minuti.
“I dati sulle polveri sottili monitorate confermano le preoccupazioni per la salute dei cittadini e la necessità di intervenire urgentemente sui principali fattori di emissioni inquinanti che riguardano il porto, il traffico e il riscaldamento e raffrescamento domestico – ha sottolineato Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – è necessario attuare quanto definito nel piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria della Regione, che il Comune dovrà applicare, anche per uscire dalla procedura d’infrazione europea che interessa la nostra città per gli ossidi di azoto. Chiediamo inoltre che Arpal avvii i monitoraggi nelle zone più delicate che abbiamo individuato, in particolare per Lungomare Canepa”.
“Anche a Genova i dati di Treno Verde raccolti grazie all’impegno dei nostri volontari dimostrano che la situazione dell’inquinamento atmosferico è preoccupante e va affrontata in maniera decisa a livello locale e nazionale, a partire dalle politiche per la mobilità – ha commentato Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde – l’accoglienza positiva e la curiosità che i genovesi hanno riservato alle nuove forme di mobilità elettrica presenti a bordo hanno ribadito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che è maturo il tempo per una svolta sostenibile delle politiche del trasporto: gli spostamenti a zero emissioni locali a Genova superano già oggi il 40%, un dato da cui partire per arrivare al 2030 con una città e una regione dove si respira aria di futuro”.
Dopo la conferenza stampa, la tavola rotonda organizzata a bordo, alla quale hanno partecipato Fiorenzo Pampolini, esperto di mobilità pubblica, Marco Silvestri, general manager di Genova Car Sharing SpA e Walter Pilloni, presidente di Ecomission, ha avuto l’obiettivo di fare emergere come la reintroduzione del tram, l’utilizzo condiviso delle autovetture e lo spostamento a una maggior mobilità elettrica anche per i privati possono essere azioni concrete per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e decongestionare la città dal traffico.
Dopo la tappa ligure, il viaggio del Treno Verde prosegue verso Torino, penultima tappa del tour.
A bordo ci saranno come sempre le migliori esperienze italiane impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, come il consorzio Ecopneus, partner principale del Treno Verde; i partner sostenitori Enel Xe Ricrea; i partner Bosch, Iterchimica, Montello, Valorizza (brand di Sma e Gemmlab); i partner tecnici Con.Tec, Ecoplus, 100% Campania – Formapertae come le esperienze dei partner start up Lime e Movecoin. Media partner del tour del convoglio ambientalista sono la Nuova Ecologia e QualEnergia.
Gli allestimenti delle carrozze sono stati curati, invece, dall’Accademia delle Arti e nuove tecnologie di Roma.
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