Vertenza Piaggio Aero, fumata nera per l’incontro con il governo

Genova –  Questa mattina le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato il Prefetto di Genova per avere un aggiornamento sulla richiesta d’incontro al Governo per la vertenza Piaggio. La richiesta già fatta in data 15 marzo a Genova e successivamente il 3 aprile a Savona e sollecitata ieri 8 aprile non ha avuto nessun esito.

In un comunicato congiunto, le Segreterie di Genova e Savona della Fim-Fiom-Uilm, in una nota hanno dichiarato:

“Le due giornate di sciopero hanno riportato all’attenzione nazionale la vicenda Piaggio e la forte determinazione che hanno i lavoratori nel difendere il proprio posto di lavoro, mentre è evidente  l’irresponsabilità di chi non ha ancora capito la dimensione del problema. Il Governo non pensi a rinviare ulteriormente l’incontro o a fissare incontri farlocchi: si convochino i territori coinvolti nella vertenza in quanto gli unici abilitati ad affrontare il problema. Abbiamo ricordato che il Governo in data 26 febbraio ha affermato e garantito la continuità produttiva di Piaggio attraverso un investimento di 250 milioni di euro, investimento messo in discussione pochi giorni dopo dal Capo di Stato Maggiore che ha dichiarato che la Difesa non era interessata al drone P1HH, smentendo quanto affermato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Per queste ragioni il Commissario, ricordiamo che l’Azienda è in Amministrazione Straordinaria e non ha più una proprietà, ha avviato la procedura per collocare in cassa integrazione straordinaria tutti i lavoratori scarichi di lavoro; la procedura coinvolge 1.027 lavoratori molti dei quali finiranno dal primo maggio in cassa integrazione. Il 3 aprile, ad aggravare la situazione, è stata redatta una nota del Ministero della Difesa nella quale si ritiene il drone non più adeguato alle proprie esigenze, malgrado un membro dello stesso Ministero nell’incontro del 26 febbraio dichiarasse il contrario. Nei 4 mesi di Amministrazione Straordinaria i lavoratori hanno provato a recuperare un’immagine distrutta dalla sciagurata gestione precedente dell’Azienda, spiegando che Piaggio ha ottimi prodotti ed una capacità professionale unica nel Paese; se però si continua a non decidere o ad affermare tutto ed il contrario di tutto si distrugge quanto di buono è stato fatto in questi ultimi mesi. Le responsabilità oggi sono chiare: non occorre andare lontano. Per queste ragioni abbiamo chiesto chiarimenti urgenti sulle posizioni che il Governo intende adottare. Il Prefetto ha confermato che ieri, solo dopo il blocco della città,  il problema Genova è arrivato all’attenzione del Ministro nonché vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio. 

Al Prefetto abbiamo chiesto un ulteriore sollecito che è stato fatto, non escludendo che se non arrivano celermente segnali positivi vi saranno ulteriori iniziative a breve.
Mercoledì alle ore 12.00 il Presidente della Regione ha convocato il Sindacto: i lavoratori hanno dimostrato pazienza e grande senso di responsabilità, lo stesso non possiamo dire di altri soggetti coinvolti nella vicenda. La vertenza Piaggio è un problema della Regione Liguria per salvare un patrimonio industriale unico con 1.200 posti di lavoro, non è una vertenza dei soli lavoratori Piaggio e Laerh coinvolti, le manifestazioni a difesa del lavoro vedono sempre meno politici locali presenti: ieri era presente un solo Consigliere Regionale, continuiamo a registrare l’assenza di chi questi lavoratori dovrebbe rappresentare”

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