In attesa del “motore del 2000” una buona notizia: arriva alla stazione Principe-Granarolo l’attesissima vettura 2

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=RbAxQozM72I”][vc_column_text]Genova – Questa è la narrazione che politica e dirigenza fanno circolare sul Tpl genovese e che vorrei tanto si avvicinasse alla realtà: il 31 dicembre 2019 sarà il giorno della svolta, in cui verrà ufficializzata l’intenzione della Giunta Bucci di tenere in house il trasporto pubblico metropolitano.
Da lì si potrà ragionare di rilancio e investimenti.

Ma andiamo per ordine: cosa sta avvenendo in AMT?
Intanto sono iniziate le assunzioni.Dopo i primi trentatré, sono in fase di inserimento altri 56 nuovi autisti ed entro fine anno si conta di arrivare al totale di 110 persone che dovranno rimpiazzare i pensionamenti e i cambi di mansione.
Altro aspetto importante che si sta concretizzando, anche grazie ai finanziamenti contenuti nel Decreto Emergenze (18 milioni di euro), l’arrivo di nuovi bus: entro i primi di giorni di giugno di quest’anno potremo vedere i 43 bus 18 metri Citaro Mercedes, poi, sempre entro la fine dell’estate, arriveranno i 19 bus sempre Mercedes da 10,6 metri e probabilmente anche le 23 Menarini da 9 metri.
È lecito sperarlo, visto che la casa produttrice Iia – cioè quell’Industria Italiana Autobus che ha inglobato ex Bredamenarini di Finmeccanica ed ex Irisbus di Fiat – è stata salvata per l’ennesima volta dal fallimento.
Sono già arrivati, invece, dei Cytelis 10 metri usati, oltre ai 23 bus milanesi da 12 metri.

Sempre grazie al vincolo contenuto nel DecretoEmergenze, il 50% dei mezzi che AMT prenderà dovranno essere ‘green’ e dunque ecco in arrivo i 10 Rampini elettrici 8 metri che andranno a servire le linee di levante ed entro la fine dell’anno arriveranno anche 11 bus ibridi 12 metri.
Si inseriscono in questo cambiamento di ottica i recenti tourgenovesi di vetture elettriche, infatti dopo la cinese Byd con il suo K7, girerà per le nostre strade Aptis, il bus della francese Alstom sbarcato a Genova dopo aver visitato Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Germania.
Questo e-bus resterà a disposizione dei cittadini dal 10 al 20 aprile e farà servizio navetta completamente gratuito tra Brignole e Principe.

“Proseguiamo il nostro percorso di avvicinamento all’elettrico e quindi a una mobilità più sostenibile. Vogliamo provare Aptis perché è un prodotto innovativo, già nato elettrico e non trasformato da termico in elettrico. Offre una serie di caratteristiche, in particolare le 4 ruote sterzanti, che devono essere attentamente valutate nel nostro contesto urbano. Ringrazio pubblicamente Alstom per averci voluto offrire questa opportunità, che considero anche un riconoscimento dell’impegno di AMT nel trasformare la mobilità cittadina“, ha dichiarato l’Amministratore Unico di AMT, Marco Beltrami, aggiungendo poi che “l’obiettivo del sindaco Marco Bucci è arrivare ad avere un trasporto pubblico privo di combustione entro il 2025, e ci stiamo lavorando. Posso dire che dal 2020 compreremo solo elettrico per sostituire progressivamente tutta la flotta. Al momento stiamo adeguando le rimesse esistenti per prepararle al passaggio, stiamo lavorando sulla Mangini alla Foce e in autunno inizieremo i lavori su quella di Cornigliano. Entro la fine di maggio faremo altri due bandi che prevedono la consegna di mezzi da 8 e 10 metri e mezzo che inizieremo a utilizzare proprio intorno alla rimessa di Cornigliano”.

“La sperimentazione che parte oggi ha caratteristiche molto particolari” , ha precisato il vicesindaco Stefano Balleari nel giorno della presentazione del nuovo Aptis, il 10 aprile scorso.
“Un mezzo che ha la comodità del filobus, ed è dotato di pedane molto basse che, una volta accostate al marciapiede, permetteranno l’accesso anche a persone con difficoltà motorie. Abbiamo in cantiere altri progetti che via via cercheremo di realizzare per portare nuovi mezzi elettrici sulle strade della città”, ha concluso Balleari.

Infatti, sempre sull’onda del possibile mantenimento in house, è partito un piano di previsione acquisti che segue le direttive del PUMS e delle sue quattro direttrici prioritarie, due su ferro per Valbisagno e Marassi-Aeroporto, e due su filobus o gomma elettrica per Sampierdarena-Prà e DeFerrari-Nervi.
Si parla quindi di 145 nuovi veicoli elettrici, non solo filobus 18 metri, ma anche la volontà di abilitare i 24 metri e di reintrodurre il tram.

A seguito di questa ‘rivoluzione Oil-free’,si vorrebbe realizzare una nuova rimessa a Levante, rimodernare le Rimesse di Gavette e Staglieno, e trasformare la Mangini in Rimessa elettrica (sono già cominciati i lavori di potenziamento della linea e degli impianti di ricarica).
Partirà anche unrestylingdella gestione aziendale chiamato ‘Progetto 5S’, che interessa le attività di manutenzione attraverso i processi di pulizia, ordine e programmazione, che culminerà con il MAGEC, un metodo di analisi per capire le modalità dei guasti al fine di prevenirli.

Al netto di tanti paroloni, personalmente penso che condizione necessaria per avere una manutenzione efficiente stia tutta nel ricreare un Polo Manutentivo, che preveda il potenziamento del reparto operaio, allora potremmo anche parlare di valorizzazione e reinternalizzazione di molti processi: cito ad esempio la gestione dell’aria condizionata, il sistema acquisto ricambi e dei soccorsi.

Tutto questo al fine di ricreare una realtà che possa aggiungere fatturato, soprattutto se si mettesse in cantiere di riproporre le eccezionali professionalità che già avevamo nelle Officine Guglielmetti, follemente dismesse dalle amministrazioni precedenti).                                                                                                                                        

In chiusura voglio darvi una buona notizia, soprattutto per gli amanti degli impianti speciali, la notte scorsa, la vettura 2 della Granarolo è stata trasferita dal deposito della ditta Vernazza Autogru alla stazione di della cremagliera.
Comune di Genova e Rfi hanno definito le seguenti modalità di spostamento e posizionamento della vettura sulla linea di corsa: queste complesse attività di trasferimento e di posa sui binari potranno durare diverse ore data l’eccezionalità complessiva dell’operazione e dunque l’ultima corsa di oggi partirà alle 16.40 da Principe e, salvo imprevisti, ripartirà nella giornata di domani, terminate le lavorazioni programmate. In questo frattempo sarà attivo il servizio bus sostitutivo “G1”. 

Nel frattempo
un abbraccio a tutti Voi

dal Vostro autista Barnaba     

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