I portuali di Genova sono in sciopero ( CULMV e GMT LAVORATORI) oggi dalle ore 6 per non caricare le armi per la marina saudita che verranno utilizzate per la guerra dello Yemen.
Dopo il rifiuto degli scaricatori di Le Havre in Francia e la manifestazione a Santander in Spagna è un chiaro messaggio di una parte dei lavoratori e del movimento antiguerra contro l’esercito, contro l Arabia Saudita e contro la guerra dello Yemen.
La mobilitazione genovese ha aperto uno squarcio nel velo di ipocrisia di cui si sono cinti tutti coloro che ad ogni ordine e grado, in qualsiasi schieramento politico e sindacale, hanno sostenuto e alimentato il business della guerra, provocando sofferenze indicibili ad un popolo che da poco tempo aveva conosciuto la riunificazione, in cui il colera ormai è diventato endemico, e i bambini muoiono di malnutrizione quando non vengono massacrati dai bombardamenti della coalizione, a guida saudita, a cui il nostro governo, come quello francese, vende armi.
I camalli genovesi – come gli attivisti in Francia ed in Spagna prima di loro – mostrano la via, e inchiodano alle loro responsabilità chi ha dichiarato di essere al loro fianco e che ha disertato questa importantissima lotta, e di denunciare il ruolo nefasto che l’Unione Europea (ed i governi alla testa degli stati che la compongono) svolge nella spirale bellica perché: chi fa la guerra non va lasciato in pace.
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