Lega pigliatutto, anche a Riace

Reggio Calabria– Lega pigliatutto, anche a Riace.
Nel borgo dell’accoglienza il nuovo Sindaco, Antonio Trifoli, ha nella sua lista di centrodestra più di un esponente del partito di Salvini, a cominciare proprio da Claudio Falchi, il segretario della sezione locale della Lega, a Riace Marina.

353 i voti di Trifoli, lo segue Maurizio Cimino con 321 preferenze, fanalino di coda con 320 voti è Maria Spanò, nella cui lista Mimmo Lucano era candidato consigliere.
Nemmeno un seggio, dunque, al Sindaco uscente che per un solo voto lascia definitivamente il consiglio comunale.

Nonostante la vittoria incassata nel borgo, a determinare la sconfitta di Lucano è stato il voto di Riace Marina che, a detta del nuovo primo cittadino, si sarebbe “sentita trascurata in questi ultimi anni, e noi cercheremo di dare a Riace Marina quello che non le è stato dato”.

A chi gli chiede conto delle influenze della Lega sulla sua lista, il Sindaco neoeletto risponde che non ce ne sono state e che non è sua intenzione “politicizzare Riace”, salvo poi precisare che “la lega adesso deve dimostrare che vuole bene a Riace, visto che ha avuto molti voti, e far arrivare molti finanziamenti”.
Le elezioni sarebbero una questione di soldi, insomma? In paese ci si aspetta che adesso arrivino gli arretrati dalla Prefettura, dopo una buona parola del Capitano, perché la Lega ha preso Riace?
Bastava eleggere una lista vicina al Carroccio per sbloccare i fondi che Riace aspetta dai tempi del ministro Minniti?

Ora ci aspettiamo una felpa nuova…

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Se Trifoli usa un tono pacato per riferirsi a Lucano e, anzi, ringrazia tutti per “una campagna elettorale che è stata di una correttezza unica”, non fa altrettanto Claudio Falchi che dichiara alle telecamere: “Sono sei anni che regaliamo l’acqua per la sua pazzia politica. Sto parlando del cessato Sindaco Lucano che, nei suoi deliri di onnipotenza, si era messo in testa che l’acqua era un bene pubblico“.
Quindi tocca il tasto più amato dai leghisti, quello della sicurezza: “Noi non abbiamo sicurezza perché questa mente eccelsa, è l’unica mente eccelsa della Locride che ha avuto il coraggio di rifiutare un finanziamento per la videosorveglianza”.
Su questo il segretario locale del Carroccio trova d’accordo anche il Sindaco neoeletto che, infatti, tra i primi atti del suo mandato “come promesso” chiederà “subito le telecamere di videosorveglianza da installare a Riace”.

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Voi avete raccontato false storie. Avete violentato la volontà dei riacesi. La risposta l’avete avuta ieri sera: nel paese dell’accoglienza, Salvini primo eletto”.
Ci è toccato sentire anche questo.
Davanti alle sale comunali dove ormai stava finendo lo spoglio, un elettore di Trifoli ha accusato i giornalisti di “non aver mai raccontato la verità. Quando venivate a dire che tutta la popolazione era con lui, questa è la dimostrazione che non è vero”. 
Mimmo Lucano, un’invenzione dei giornalisti!

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Arrivati alla fine di questa giornata elettorale, raggiungiamo Mimmo Lucano nel suo esilio di Caulonia, dove ritroviamo un po’ di umanità: “L’aria è irrespirabile ovunque, non solo a Riace, e con il Ministro degli Interni che ci sta orientando verso una società disumana, siamo diventati tutti delle persone più tristi”, commenta il Sindaco uscente che poi, sull’iniziativa di installare la videosorveglianza a Riace si esprime con amarezza: “Questa idea di chiudere, di sospetto, di avere paura, di organizzare una difesa con queste telecamere che devono osservare perché c’è un pericolo… Ma che senso ha una vita così? Le barriere chiudono gli orizzonti e gli orizzonti sono fatti per avere lo sguardo sulla vita. Ho sempre pensato che Riace appartiene a tutti, come tutte le città dove vivono gli uomini”.

Simona Tarzia

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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