Genova – Scattano questa mattina le manette per i vertici della Tecnodem Srl di Napoli, azienda impegnata nelle attività di demolizione di ponte Morandi in subappalto per Omini Spa.
I due arrestati sono Consiglia Marigliano, intestataria fittizia, e Ferdinando Varese, suo dipendente e consuocero ma effettivo amministratore della società.
Varlese, pluripregiudicato per reati di camorra, dopo l’interdittiva antimafia del maggio scorso che sospendeva la ditta dal subappalto del cantiere di demolizione, stava già cercando di costituire una nuova società-schermo con l’aiuto di parenti e amici fidati.
Entrambi rispondono per il delitto di trasferimento fraudolento di valori – articolo 512-bis del codice penale – aggravato per l’agevolazione mafiosa del clan camorristico D’amico, del rione Villa di Napoli.
Simona Tarzia
Per saperne di più:
Cantiere Morandi: partono gli arresti della DIA dopo l’interdittiva alla Tecnodem Srl
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.