Amianto nel cantiere del Morandi: spunta un dato allarmante

Genova – Venerdì alle nove del mattino, con un’ora di anticipo sul cronoprogramma, le pile 10 e 11 del moncone Est di ponte Morandi saranno fatte brillare.
Osservato speciale l’amianto, ripete ormai da giorni la struttura commissariale.

Eppure, andando a spulciare sul sito del commissario straordinario, c’è una sorpresa.
Alla voce “progetto/demolizione” troviamo un rapporto di prova datato 3 maggio 2019 che attesterebbe la presenza di amianto in quantità 4 volte superiore ai limiti di legge nell’area dell’ex Parco Ferroviario  del Campasso.

Alla luce delle previsioni del Regolamento UE 1357/2014, risulta che un rifiuto è pericoloso (caratteristica di Pericolo HP7 – Cancerogeno) se contiene una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1A o 1B) in concentrazione > 0,1% (corrispondente a 1.000 mg/kg).
L’amianto rientra fra le sostanze cancerogene.
Nel rapporto di prova si legge un valore pari 4,800 mg/kg.

Non solo.
Ci sono state inviate segnalazioni circa la probabile presenza di manufatti di amianto, alla data di oggi, nelle case che saranno coinvolte nel crollo delle pile.
Ma allora ci chiediamo: sono i Comitati a fare allarmismo? O la preoccupazione non sarà dovuta al fatto che l’Italia è attualmente uno dei Paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie amiantocorrelate?

Simona Tarzia

Documenti scaricabili:
CER 170503 – Terre frammiste ad eternit – Analisi

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.