Genova – Con i primi caldi sono arrivati puntuali anche i guasti e le conseguenti soppressioni dei treni Intercity, come è successo ieri 26 giugno ai treni 674 e 510.
Il materiale rotabile, cioè le carrozze dei treni, non funziona per il surriscaldamento degli impianti o per i frequentissimi guasti alle porte, così i treni devono essere soppressi, perché non possono viaggiare in condizioni invivibili o insicure per i passeggeri.
Quando a non funzionare sono solo alcune carrozze, il personale di bordo è costretto a spostare le prenotazioni sulle vetture rimanenti, ammesso che esista un numero sufficiente di posti disponibili.
Anche l’estate scorsa il sindacato aveva lanciato grida d’allarme sul tema, denunciando che l’età delle carrozze era la causa principale dei guasti.
Nonostante gli annunci dell’Amministratore delegato sugli investimenti per l’ammodernamento del materiale, le carrozze restano vecchie anche se “revampizzate”, quindi si guastano con frequenza proporzionale alla loro età.
Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti i viaggiatori dei treni Intercity non possono essere considerati viaggiatori di terza classe rispetto ai viaggiatori delle frecce.
Il prodotto Intercity, completamente contribuito dallo Stato attraverso un contratto di servizio pubblico tra Trenitalia e Ministero dei Trasporti, deve essere dotato di mezzi nuovi e funzionanti, perché i viaggiatori pagano il biglietto e perché il Ministero dei trasporti paga Trenitalia per ottenere un Servizio efficiente per i cittadini.
Si auspica da parte di Regione Liguria una forte presa di posizione con Trenitalia, perché i turisti e i pendolari della nostra regione hanno bisogno di servizi efficienti e di viaggi dignitosi.
Anche per questo scatterà il 24 luglio lo sciopero generale dei trasporti a livello nazionale.
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