E i topi ballano

Accade tutto all’improvviso, mentre i meteorologi hanno previsto allerta arancione sulla città, in un torrido pomeriggio di luglio, con il clima da boccheggiamento che verrà  appena mitigato da qualche sparuta goccia d’acqua. In consiglio comunale è prevista una seduta ma, dopo  la discussione degli articoli 54,  la minoranza abbandona l’aula portandosi dietro anche Ubaldo Santi, consigliere passato recentemente da Fratelli d’Italia al gruppo misto. I presenti della maggioranza – si fa per dire – dovrebbero essere almeno 21 ma il conteggio si ferma a 19 e il presidente Alessio Piana, constatata la mancanza del numero legale, ha rimandato tutti a casa.  L’opposizione si giustifica asserendo che il loro è stato un atto politico al fine di denunciare le assenze dei consiglieri della compagine di Bucci che, invece, dovrebbero assicurare sempre il numero legale. Per la fredda cronaca – anche in questo caso si fa per dire, vista l’ondata di calura – mancavano all’appello Stefano Anzalone (Forza Italia), consigliere delegato allo sport, Lilli Lauro (Forza Italia) impegnata in Consiglio regionale, Maurizio Amorfini (assenza giustificata -Lega) e Federico Bertorello (assenza giustificata -Lega). Assente anche il Sindaco che è in vacanza.

Il tutto fa parte dei giochini della politica anche se, a risultare particolarmente importante visto che l’accaduto era facilmente immaginabile, si è rivelata l’assenza del consigliere delegato allo sport, Stefano Anzalone. Unita alla decisione di lasciare l’aula del consigliere Ubaldo Santi, fuoriuscito qualche mese fa da Fratelli d’Italia al termine di un’accesa polemica politica. Giustificate e comunicate per tempo  le mancate presenze di Maurizio Amorfini e Federico Bertorello della Lega che ha fatto sapere di trovarsi in vacanza al pari del sindaco Marco Bucci e dell’esponente di Fratelli d’Italia Laura Lilli Lauro che ha preferito l’impegno in consiglio regionale.

E ora, è facilmente prevedibile che le polemiche ricominceranno anche se l’ordine del giorno non prevedeva argomenti di fondamentale importanza. Ne facevano parte una delibera sull’approvazione  del regolamento per le commissioni mensa – e una delegazione di genitori era presente in aula -, una mozione sul taglio del fondo ordinario ai trasporti, una sulla realizzazione della casa della Salute in Valpolcevera, una sul piano organico di miglioramento del servizio AMT, e due interpellanze sul ripristino degli infissi alla scuola Elementare “Marconi”, in Piazza Martinez, e sulla modifica della viabilità all’incrocio tra Via dei Mille Via del Tritone. Tutti argomenti che dovranno attendere la prossima data utile per essere dibattuti.

Sullo scivolone della maggioranza si attendono battibecchi incrociati. E, infatti, apre subito le danze il capogruppo del Pd, Cristina Lodi: “CONSIGLIO COMUNALE: LA MAGGIORANZA NON GARANTISCE IL NUMERO LEGALE.
Vedo che i colleghi di maggioranza per coprire la loro irresponsabilità accusano la minoranza di aver fatto saltare il consiglio. Beh è esattamente il contrario. Oggi la minoranza abbandonando l’aula ha dimostrato che la maggioranza non aveva il numero per permettere i lavori in consiglio. Abbiamo dimostrato che senza la minoranza potrebbero non riuscire a lavorare, loro, che sono meravigliosi. E abbiamo dimostrato che la maggioranza vacilla perché Ubaldo Santi era con noi e non più a garantire il numero. Dato che non tutti erano in ferie ma c’era chi poteva essere in consiglio e non c’era, consiglio alla maggioranza di fare una bella riunione invece che scrivere post su fb.
Lo consiglio perché nell’amministrazione precedente la minoranza ora maggioranza ci dimostrò cosi che non riuscivamo a governare. Vala’ che lo dimostreremo anche noi?”.

E la Lodi, ovviamente mette il dito nella piaga con Ubaldo Santi, passato dalla maggioranza all’opposizione, e con quell’allusione nemmeno troppo velata alla scelta di Laura Lilli Lauro di partecipare al consiglio regionale anziché a quello nella Sala Rossa di palazzo Tursi.  Tanto che da tempo, anche all’interno della maggioranza, alcuni sostengono che il doppio incarico della Lauro finisca per essere controproducente. Eppero’ ogni volta che l’argomento è stato preso in considerazione, i calcoli sul subentrante, hanno convinto che non sarebbe stato opportuno rischiare sofisticati equilibri interni. Gli altri, dal sindaco Marco Bucci al consigliere leghista Maurizio Amorfini, al collega di partito Federico Bertuello si trovavano comunque, meritatamente, o immeritatamente, in vacanza. Nulla è dato sapere infine sull’assenza del consigliere delegato Stefano Anzalone, passato nelle ultime amministrative dal sostenere l’ex sindaco Marco Doria, alle line nemiche, mentre i suoi colleghi di giunta, fatta esclusione per il solo sindaco, erano per la maggior parte presenti. Ma come è noto la loro partecipazione non conta ai fini del calcolo del numero legale.
Il Sindaco Marco Bucci, probabilmente al timone della sua barca a vela, al momento tace ma non è da escludere che qualche telefonata all’indirizzo degli assenti ingiustificati, con tanto della sua rituale rabbiosa vis polemica, sia stata effettuata.

Risposta che non si era fatta attendere, al contrario, quando il 18 febbraio dello scorso anno in occasione della discussione del bilancio di previsione la seduta era saltata per la mancanza del numero legale. In quel caso , come spesso si usa fare in politica, il sindaco, oggi probabilmente al timone della sua barca a vela, aveva cercato di rivoltare la frittata sibilando in un post “I cittadini devono sapere che cosa è successo”. Ottenendo la risposta immediata e piccata dell’opposizione “ Lo chieda ai  suoi”. E comunque la sua assenza in sala rossa, sebbene largamente preventivata per ferie, oggi spiccava. Come se il nostro primo cittadino, dopo la faticaccia, conclusa con larghi plausi, per l’implosione di ponte Morandi, nella duplice veste di sindaco e commissario, avesse bisogno di ricaricare in fretta le batterie. Tutto giusto. Ma lo scivolone rimane. E nella bagarre c’è il consigliere con delega alla protezione civile Antonio Sergio Gambino, quello, tanto per intenderci, che aveva equivocato sull’utilizzo della fascia tricolore da sindaco indossandola per una cerimonia di ricordo dei caduti della Ris, che, guarda caso, anche stavolta equivoca. E scrive sul suo profilo social: “Seduta del consiglio comunale di Genova sospesa. Assente il 100% dell’opposizione che ha così determinato la mancanza del numero legale. Ormai si divertono così. Come opposizione stanno dimostrando il loro spessore politico e con questi giochetti da prima repubblica fanno sprecare risorse pubbliche a questa amministrazione”. Solo che a termine di regolamento del consiglio comunale per le sedute che nemmeno iniziano a causa della mancanza del numero legale non è prevista l’erogazione di alcun gettone ai consiglieri presenti. E Gianni Crivello cerchia l’articolo in questione e lo fa notare su un post comparso sul suo profilo social: “ Ancora una testimonianza di dilettanti allo sbaraglio.

I consiglieri di maggioranza, oltre a non garantire il numero legale in consiglio comunale, parlano e scrivono senza conoscere i temi che trattano, perché più che giustamente, come recita il regolamento del Consiglio Comunale, per una seduta priva del numero legale non è previsto alcun gettone di presenza”. E magari Gambino avrebbe fatto meglio a concentrarsi sul caso politico di un ex consigliere del suo partito che, una volta messo alla porta, automaticamente si schiera con gli altri per metterli in difficoltà. La vendetta va gustata fredda… o calda. E comunque, come osserva il consigliere con delega alla protezione civile, cose da Prima Repubblica. Vero. Una volta in sala rossa c’erano consiglieri di maggioranza con il compito di monitorare prima dell’inizio della seduta e durante lo svolgimento della stessa, minuto per minuto, che il numero legale fosse sempre presente. Prima del via era un incrociarsi di telefonate con consiglieri che arrivavano sudati e trafelati in aula prima del suono della campanella di inizio e di quello delle votazioni delle delibere. Li chiamavano scherzosamente i consiglieri pallottolieri. Bei tempi andati.

Oggi, comunque lo scivolo scivolava eccome e la Genova Meravigliosa con questo clima vacanziero evidentemente puo’ anche attendere qualche giorno necessario per consentire ai nostri eroi di ritemprarsi.

Gia’ oggi pomeriggio, probabilmente in molti sentivano nell’aria profumo di ferie estive. E come succedeva una volta a scuola… quando il gatto non c’è i topi, solitamente, iniziano le danze.

Paolo De Totero

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.