Il 12 luglio la Corte d’assise di Pavia ha condannato a 24 anni di carcere il soldato della Guardia nazionale ucraina Vitaly Markiv, giudicato responsabile dell’omicidio del fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso in Ucraina il 24 maggio 2014 in un attentato in cui perse la vita anche il difensore dei diritti umani Andrej Mironov.
Insieme a Mironov, Rocchelli stava lavorando a un reportage sulle sofferenze della popolazione civile della regione del Donbass, contesa tra gruppi separatisti filorussi e l’esercito di Kiev.
Grazie alle testimonianze dell’unico superstite, il fotografo francese William Roguelon, è stato possibile aprire in extremis un processo.
“Si è rischiato a lungo che, in nome dei buoni rapporti tra Italia e Ucraina e delle forti pressioni esercitate da Kiev, sulla morte di Rocchelli e Mironov non potesse esserci alcun accertamento delle responsabilità. Non è stato così e ne siamo estremamente soddisfatti”, ha dichiarato Amnesty International Italia.
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