Genova – “Molti uffici della Polizia di Stato genovese lavorano in condizioni logistiche inaccettabili”.
È questa la grave denuncia del SIAP, il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, che questa mattina in conferenza stampa ha fatto il censimento delle cose che non vanno nei locali dove opera la Polizia di Stato.
Ne è uscito un quadro allarmante. Si parla di amianto smaltito dai proprietari dei muri in maniera non adeguata e rischiosa per i poliziotti.
Di finestre rotte, aggiustate alla bell’e meglio col cartone.
Di locali fatiscenti dove la pulizia scarseggia. Di una Questura che va avanti senza Certificato Prevenzione Incendi.
Questa la nota inviata da Roberto Traverso, segretario provinciale del SIAP, che elenca tutte le criticità degli uffici che ospitano la Polizia di Stato.
“Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza negli ultimi anni ha messo in campo uno sforzo mai registrato nel passato, ma non basta.
La città di Genova e la Regione Liguria non si sono mai preoccupati di sapere in quali condizioni molti poliziotti sono obbligati a lavorare per dare sicurezza ai cittadini. Eppure ieri a Genova è andata in scena in pompa magna la consegna dei locali confiscati alla mafia, ciò significa che il dialogo con le istituzioni locali esiste e allora ci chiediamo, perché, a differenza di tantissimi esempi esistenti sul territorio nazionale, non esiste collaborazione tra Comune, Regione e Polizia di Stato su questo argomento?
Perchè il Presidente della Regione Toti ed Sindaco Bucci, non hanno mai voluto ricevereil SIAP, primo sindacato presente in Questura Commissariati?
L’elenco del disagio che colpisce anche gli utenti è tristemente lungo e a nostro parere crea anche un problema politico sociale sul territorio visto che uno degli uffici che brancola nel buio è l’ufficio Immigrazione che dopo l’ultima alluvione che ha devastato il seminterrato della Questura, è stato frammentato in due diverse collocazioni logistiche (piazza Ortiz dove vengono rilasciati i permessi di soggiorno e la questura dove operano altri uffici).
Cerchiamo di fare chiarezza:
– In Questura Centrale, Palazzo di Via Diaz, oltre al grave problema della mancanza di servizi di pulizia adeguati che interessa tutti gli uffici della Polizia di Stato a causa di appalti inadeguati (in molti uffici i poliziotti sono costretti ad acquistarsi detersivi e lavare i locali, le condizioni logistiche di alcuni uffici che non furono ristrutturati nel 2001, in occasione del noto e nefasto G8, sono a dir poco penose.
Dobbiamo riconoscere che il Questore uscente Bracco e l’attuale Ciarambino hanno cercato di metterci una pezza ma senza successo per evidente mancanza di collaborazione locale.
– La Questura è senza CPI (certificato prevenzione incendi) e il proprietario dell’immobile, INVIMIT, si sta affrettando a smaltire l’amianto presente seguendo procedure che il SIAP contesta sia sotto il profilo formale che per la tutela della salute dei poliziotti.
– La Squadra Mobile al primo piano della Questura versa in condizioni inaccettabili. Il SIAP recentemente ha proceduto a un accesso luoghi di lavoro in qualità di RLS, ai sensi del d.vo 81/08, e ha rilevato situazioni assurde: infissi divelti, vetri mancanti sostituiti con pezzi di cartone e/o legno, porte rotte, pavimenti divelti, serrande rotte, bloccate che impediscono l’apertura delle finestre.
Situazioni analoghe si registrano presso la Divisione Anticrimine:
– L’Ufficio Immigrazione di piazza Ortiz si trova collocato in un immobile del progetto FIP (Fondi Immobiliari Pubblici, un ente del MEF che nel 2004 acquisì circa 400 immobili sul territorio adibiti al 90% ad usi governativi) che avrebbe dovuto raccogliere l’Ufficio Immigrazione, Pas Scientifica, Commissariato Centro, ma oggi come detto accoglie in parte l’ufficio Immigrazione (mai ristrutturato in modo adeguato dove si soffre il caldo estivo in modo preoccupante). Inoltre il contratto FIP scade a fine 2021. E dopo? Come noto il progetto ministeriale prevede che venga trasferito all’interno del 6^Reparto Mobile di Genova Bolzaneto ma ad oggi deve essere ancora abbattuto totalmente l’ex ospedale militare ivi presente e ricostruita ex novo la palazzina che dovrà accogliere l’ufficio Immigrazione in una collocazione urbana periferica delicata e mal servita dai servizi pubblici. Quindi tempi lunghissimi e nel frattempo come si potrà garantire la funzionalità dell’ufficio?
– La Caserma Ilardi di Sturla, sede di numerosi uffici della Polizia di Stao di Genova (Commissariato Foce Sturla – Ufficio Personale – Ufficio Tecnico Logistico – Ufficio Amministrativo Contabile – Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato) si trova in area demaniale; Competenza per supporto logistico strutturale: Provveditorato Opere Pubbliche – Uffici fatiscenti inidonei – (l’ascensore non è funzionante da più di 15 anni).
– Il Commissariato Centro da più di venti anni si trova all’interno di un appartamento di Piazza Matteotti, ovviamente inadeguato alle esigenze di sicurezza di un ufficio di polizia, basti pensare che nello stesso palazzo esistono altre realtà lavorative private, un Bed &Breakfast e alloggi privati. Si parla da anni di uno spostamento presso la Caserma Pilo di Carignano ma ad oggi non è stato ancora ufficializzato nulla.
– Anche il Commissariato Prè si trova nelle stesse condizioni del Commissariato Centro ma qui la situazione è ancora più grave perché non esistono soluzioni alternative ad oggi in cantiere”.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.