Norcia: a tre anni dal terremoto nessuna chiesa è stata ristrutturata

Norcia (PG) – “VERGOGNA, dal vocabolario Treccani: “Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito”

 Niente di più azzeccato.
Questa parola è comparsa qualche giorno fa, a fianco delle macerie della Basilica di San Benedetto ed esprime tutta la rabbia dei nursini.
Fatta su un pannello di lamiera che delimita un cantiere, qualcuno l’ha definita “ATTO DI VANDALISMO”.

A noi, invece, sembra un atto di vandalismo l’abbandono di tutte quelle macerie sotto le quali da tre anni stanno marcendo affreschi, dipinti, mobili antichi, opere d’arte e ricordi.
Poi c’é chi “non accetta alcuna forma di denigrazione del suo operato” dimenticando che tutte le chiese di Norcia e dintorni sono state ristrutturate sotto la loro rigida regia e poi sono tutte crollate, a partire da quella della Madonna della Neve che crollò rovinosamente nel 1979, dopo un restauro (avrebbe dovuto fare scuola???).
Apprendiamo comunque con piacere dell’impegno delle istituzioni competenti, ma non siamo rassicurati visto che dopo 3 anni é tutto come prima. La Basilica di S. Francesco, dopo 2 anni dal sisma del 1997, era stata già restaurata; da noi ne sono passati 3 e la Basilica di S. Benedetto ha ancora le macerie al suo interno, condizione che l’accomuna alla Cattedrale di S. Maria e ad altre chiese del territorio.

In 3 anni nessuna chiesa, bene culturale e storico del nostro comune é stato ristrutturato e reso agibile. Per non dire che tutte le nostre opere d’arte sono ancora ospitate fuori Norcia e quelle restaurate fanno bella mostra nei musei umbri. Come possiamo essere soddisfatti dell’operato delle autorità competenti, visto il perdurare di questo deserto culturale sul nostro territorio? Tutte queste negligenze stridono con i principi fondamentali della Costituzione, che prevedono la tutela del patrimonio culturale . Per questi motivi il nostro Comitato, vista l’arroganza e la presunzione dimostrata dalla Soprintendente, si riserva di prendere le iniziative del caso per giungere ad una diversa e concreta tutela del nostro patrimonio culturale. Davanti a questo evidente e documentabile sfacelo, si dovrebbero VERGOGNARE e DIMETTERE tutti coloro che hanno delle responsabilità.

Come Comitato Rinascita Norcia continueremo la nostra attività e la protesta dei #lenzuolibianchi, condividendo tutte quelle forme, democratiche e pacifiche, di manifestare il dissenso anche verso Coloro che dovrebbero essere al servizio dei cittadini in quanto dipendenti pubblici.

Nel frattempo restiamo in attesa di sapere perché non viene riaperto il Museo della Castellina, come da nostra richiesta a mezzo Pec del 30/07/19.
Aver cancellata la scritta così velocemente, ci fa ben sperare che venga usata la stessa velocità nel ricostruire la Basilica di San Benedetto”.

Comitato Rinascita Norcia

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