Genova – In forza al Raggruppamento di Genova, quel 22 agosto il Maresciallo Carlà si trovava in Puglia, la regione in cui era nato, a Porto Cesareo (Lecce), quando la sua attenzione fu attratta dalle disperate invocazioni d’aiuto di una ragazza che, in balia delle onde, stava per annegare. Prontamente il sottufficiale si tuffò nelle acque agitate e riuscì, pur con notevoli difficoltà, ad avvicinarsi a lei per lanciarle un improvvisato salvagente, che consentì di recuperarla e trarla in salvo. Purtroppo egli, stremato per lo sforzo, scomparve tra i flutti.
Il 19.05.1978 gli fu conferita Medaglia d’oro al valor civile alla memoria perché “Con sprezzo del rischio e noncurante della propria incolumità, si tuffava nelle agitate acque del mare in soccorso di una giovane che, in balia delle onde, invocava disperatamente aiuto… sacrificando la propria vita ai più nobili ideali di generoso altruismo e di grande umana solidarietà”. Gli fu inoltre intitolata la sezione ANPS di Genova.
Alla commemorazione erano presenti con i familiari, il Vicario del Questore di Genova, una rappresentanza dell’A.N.P.S., il cappellano della Polizia di Stato e poliziotti di vari uffici.
In copertina: la Signora Evelina, moglie del Maresciallo Carlà
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta