Genova – Il crollo del Morandi ha impegnato tutte le forze di controllo del territorio, imponendo turni di lavoro massacranti. E si sa, quando il gatto non c’è i topi ballano e nonostante l’impegno dell’Assessore alla sicurezza, Stefano Garassino, la Polizia Locale fa quello che può per cercare di arginare gli indisciplinati al volante.
Al netto delle valutazioni di alcuni sulla volontà del Comune di far cassa con le contravvenzioni, ci sono automobilisti sulle strade genovesi che corrono come in pista.
Ieri un’autocisterna di acido solfidrico si è ribaltata sull’elicoidale in direzione del casello di Genova Ovest, cosa che non ci ha sorpresi. Basta percorrere quella strada per vedere gli autoarticolati che, in discesa e a forte velocità, compiono spesso “manovre al limite” per rimanere in carreggiata. Dei veri e propri muri di ferro che salgono e scendono minacciosamente dall’elicoidale verso il varco Etiopia.
E i problemi sono anche altri: Lungomare Canepa e la Guido Rossa, a tutte le ore del giorno e della notte.
Scendendo dal Polo Tecnologico di Erzelli in direzione centro, si incrocia il flusso dei veicoli che escono dal casello di Genova Aeroporto e che arrivano a gran velocità all’imbocco della Guido Rossa dove un autovelox (non attivo per ora) inchioda il traffico a 30 km/h. Quindi ci si trova inseriti in un flusso che da 80-100 km/h (anche se il limite indicherebbe i 40) decelera fino a 30 km/h in vista della fantomatica colonnina arancione.
Superato l’autovelox, sulla strada a mare si torna in gara!
E che dire di via Borzoli che di notte diventa un circuito a curve? E della strada panoramica Erzelli-via Siffredi?
Insomma, cl pare proprio che il ribaltamento di ieri sia stato l’ennesimo avvertimento che ha creato un gigantesco disagio alla città, ma poteva andare molto peggio.
fp
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