La caserma Nino Bixio di Via Sardorella a Bolzaneto accoglie da tempo immemore il 6° Reparto Mobile della Polizia di Stato di Genova (ex Reparto Celere).
Si tratta di una storica realtà operativa che da sempre ha dovuto lottare per subire gli effetti di un forzato decentramento urbanistico che l’ha tenuta distante dal cuore della città, relegando il personale accasermato in una realtà mal collegata dai mezzi di trasporto pubblico e distante da servizi commerciali e istituzionali.
Premesso ciò il SIAP ha ritenuto necessario iniziare una delicata ma necessaria vertenza extra contrattuale per far urgente chiarezza su un preoccupante aspetto ambientale che oltre ad interessare i Poliziotti e gli altri dipendenti del Ministero dell’Interno che operano all’interno della Caserma (Uffici presenti: 6°Reparto Mobile “ Reparto Prevenzione Crimine Liguria “ Personale Specializzato della Questura: Cinofili “ Tiratori Scelti “ Artificieri ed i Cinofili della Polizia di Frontiera), interessa anche gli abitanti dei civici che si trovano nella stessa zona della Caserma Nino Bixio.
Ci riferiamo alla presenza dell’impianto industriale produttivo dell’AMIU che tratta la spazzatura differenziata attaccato al muro di cinta della Caserma della Polizia di Stato; opificio che lavora plastica, alluminio, acciaio, carta e cartone al fine di produrre materie prime e seconde per le produzioni industriali. Lo stoccaggio dei rifiuti imballati trattati dall’Azienda AMIU si trova praticamente addossato alla recinzione della Caserma e tale ingombrante ed a nostro parere anomala, presenza di spazzatura, produce miasmi maleodoranti persistenti che, oltre a rendere l’aria malsana, hanno di fatto agevolato la preoccupante infestazione dell’area da parte di mosche che come noto evidenziano una situazione d’insalubrità inaccettabile per chi vive in via Sardorella a Bolzaneto. Inoltre persiste la presenza di un fastidioso inquinamento acustico causato, evidentemente, dalla lavorazione della spazzatura all’interno dell’impianto.
Il SIAP in qualità di RLS ha attivato con il Dirigente del Reparto Mobile (che svolge funzioni di Datore di Lavoro ai sensi del d.vo 81/08 all’interno delle Aree Riservate della Polizia di Stato) un azione congiunta finalizzata ad ottenere garanzie per la salute di tutti i dipendenti del Ministero dell’Interno presenti all’interno della Caserma e ritiene che il primo aspetto che deve essere chiarito sia quello della oggettiva dimostrazione scientifica che i residui di lavorazione dispersi nell’ambiente dall’impianto AMIU non siano dannosi alle persone vivono in modo stanziale e non occasionale in quella zona.
Abbiamo bisogno di far chiarezza a partire dagli organi competenti presenti all’interno dell’azienda Amiu in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, fermo restando che riteniamo utile che, per una causa così delicata che interessa tutta la cittadinanza, anche il Municipio V Valpolcevera debba pronunciarsi in merito alle condizioni politico-istituzionali che hanno permesso l’apertura di un attività industriale di questo tipo all’interno di una realtà abitativa che, oggettivamente crea disagi alla popolazione in una zona periferica molto delicata.
Ad oggi però le uniche certezze organizzative che i poliziotti stanno raccogliendo sono il tanfo persistente, le mosche e la presenza di topi in mensa che obbliga la Direzione a chiudere periodicamente la distribuzione dei pasti per provvedere alla disinfestazione.
Per questo il SIAP ha deciso di mettere in evidenza tale preoccupante situazione e si attiverà per chiedere incontri istituzionali finalizzati ad affrontare e ci auguriamo risolvere i disagi subito dalla categoria e la popolazione interessata.
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