Afghanistan: attivista dei diritti umani ucciso dai talebani

AFGHANISTAN, UCCISO DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI. AMNESTY INTERNATIONAL: “CRIMINE DI GUERRA”

Abdul Samad Amiri, direttore ad interim per la provincia di Ghor della Commissione indipendente per i diritti umani dell’Afghanistan, è stato rapito e ucciso il 4 settembre dai talebani mentre stava rientrando dalla capitale Kabul. 
A darne la notizia è stato Shaharzad Akbar, il direttore della Commissione.

La Commissione indipendente per i diritti umani dell’Afghanistan, lasciata sola dal governo locale,  è una delle organizzazioni non governative più colpite negli ultimi anni dalla violenza dei gruppi armati.

Questo è un crimine di guerra.I talebani affermano di negoziare per la pace ma continuano a uccidere la gente nel modo più brutale”, ha dichiarato la campaigner di Amnesty International sull’Asia meridionale, Samira Hamidi.

Ma c’è di più.
Dopo vent’anni di guerra, i negoziati per il ritiro delle truppe USA hanno avuto una battuta di arresto: la decisione del Pentagono di far rientrare 5mila dei 13mila soldati presenti sul territorio, che sembrava ormai cosa fatta, è stata stoppata proprio ieri dal governo di Kabul che ha espresso nuovi dubbi su quello che si sperava fosse un accordo ormai raggiunto.
E intanto in Afghanistan si continua a morire.

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