Maxi sequestro di merci contraffatte dalla Cina: 32 società coinvolte e 2.269.176 prodotti sequestrati nell’operazione “China Shipping”

CONDOTTA TRA IL 2016 E IL 2019, “CHINA SHIPPING” È UN’OPEARZIONE CHE COINVOLGE 32 SOCIETÀ SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. 48 SONO I SOGGETTI DENUNCIATI E 2.269.176 I PRODOTTI NON CONFORMI SEQUESTRATI

Gorizia – Al termine di una complessa operazione di polizia giudiziaria durata 3 anni, i finanzieri della compagnia di Gorizia hanno sottoposto a sequestro 2.269.176 prodotti non conformi, pericolosi o recanti marchi contraffatti e denunciato 48 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, commercio di prodotti pericolosi, introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e ricettazione.
L’operazione, denominata “CHINA SHIPPING” e  volta a tutelare il consumatore finale, ha riguardato in particolare la verifica dei prodotti che dalla Cina giungono in Italia dopo aver effettuato le operazioni di sdoganamento in Paesi limitrofi.

LE MERCI SEQUESTRATE
Il sequestro ha riguardato articoli elettronici, elettrici, giocattoli, prodotti per alimenti, utensili, tutti privi delle garanzie per la sicurezza e delle dichiarazioni di conformità previste dalla normativa europea.

Le merci, del valore commerciale di circa 13 milioni di euro, sono state rinvenute a bordo di autoarticolati fermati nel corso di posti di controllo attivati dalle Fiamme Gialle presso il valico di confine di Gorizia-Sant’Andrea e i caselli autostradali di Villesse e Monfalcone-Lisert.

Tutti i prodotti sequestrati sono stati stoccati e inventariati presso gli spazi dell’ente fiera isontino messi a disposizione dalla C.C.I.A.A. di Trieste e Gorizia, nonché presso alcune aree dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Roma, Belluno e Vicenza.
Gran parte delle merci di tipo elettrico / elettronico, sono state distrutte mediante conferimento al Centro di Coordinamento R.A.E.E. di Milano.

LE INDAGINI
Le indagini, avviate nel gennaio 2016 a seguito del fermo presso il casello autostradale di Villesse di un container con a bordo cosmetici e articoli elettrici per l’igiene della persona, sono proseguite attraverso l’analisi e il monitoraggio del traffico stradale proveniente dalla Slovenia.

Decine le perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria di Gorizia in diverse località delterritorio nazionale, in particolare nelle province di Napoli, Roma, Firenze, Prato, Padova, Milano, Bergamo, dove avevano sede le imprese importatrici dei prodotti sottoposti a sequestro.

Dagli accertamenti è stato possibile delineare un fenomeno ben definito, originato prevalentemente da soggetti di nazionalità cinese, consistente nell’importazione in territorio comunitario, attraverso il porto di Capodistria, di rilevanti quantitativi di prodotti realizzati in Cina, non conformi, pericolosi o contraffatti, sdoganati in modo antieconomico in alcuni Paesi dell’Est Europa e successivamente introdotti nel territorio nazionale al fine di evitare o eludere i controlli alle importazioni.

Sono 32 le imprese coinvolte nel traffico internazionale di prodotti non conformi, 21 quelle denunciate per responsabilità amministrativa e i cui amministratori si sono resi responsabili di illeciti penali.

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