Genova– Tensione tra i sindacati e il Vicesindaco con delega al Tpl, Stefano Balleari, per la possibile chiusura dell’officina ferroviaria di Brignole: “Prendiamo atto che l’interlocuzione con le Società del Gruppo FS potrebbe ancora riguardare la chiusura dell’officina di Brignole in quanto, parlando della conclusione dei lavori di prolungamento della metropolitana lato Brignole che saranno finiti entro la fine del 2020, il Vicesindaco cita i protocolli di maggio nei quali era dichiarata la chiusura del sito”.
Così la nota stampa congiunta delle segreterie regionali Filt, Fit, Uilt, Ugl, Fast, e Orsa che minacciano un nuovo sciopero: “Le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno già dichiarato 2 scioperi contro la chiusura dell’officina ferroviaria di Brignole e non esiteranno a dichiarare il terzo, qualora il Comune di Genova dovesse confermare tale scelta”.
Il riferimento agli accordi di maggio riguarda il Protocollo d’intesa siglato dal Comune di Genova e dal Gruppo Ferrovie dello Stato, che prevede la cessione e l’abbandono da parte di Trenitalia delle aree dove è situata l’officina. Un dato da non sottovalutare: il sito manutentivo in questione impiega circa 100 lavoratori tra i dipendenti diretti e quelli in appalto.
Per salvaguardare l’occupazione e non tagliare le gambe alla mobilità sostenibile, i sindacati chiedono che Trenitalia mantenga attivo il sito e ricordano al Vicesindaco che “aveva promesso ai sindacati che avrebbe convocato Trenitalia in consiglio per discutere di tale tematica, ma fino ad oggi ciò non è avvenuto – conclude la nota -. A Genova e alla Liguria servono un servizio ferroviario di qualità per incentivare la mobilità sostenibile: il ridimensionamento dei siti di manutenzione va nella direzione opposta, quindi si tratta di una scelta da contrastare“.
Ci attende un autunno di scioperi.
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