SCOPERTA DALLA POLIZIA DI STATO UNA CENTRALE DI SPACCIO NASCOSTA IN UN’OFFICINA MECCANICA. ARRESTATO IL TITOLARE, SEQUESTRATI 86.150,00 EURO IN CONTANTI, 7 PANETTI DI HASHISH E OLTRE 100 GRAMMI DI COCAINA
Roma -Sono stati gli agenti del Commissariato Esposizione, dopo un’accurata indagine, ad individuare un’officina meccanica in zona Prati, usata come copertura per lo spaccio di cocaina e hashish.
A finire in manette per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente P.G., romano di 44 anni. Sequestrata la somma di euro 86.150,00 come probabile provento dell’attività di spaccio, 100 grammi di cocaina e hashish per un peso di circa 700 grammi.
Gli agenti, a seguito di complesse indagini, hanno accertato che il titolare di un’officina aveva avviato una fiorente attività di spaccio nel quartiere Prati.
Dopo aver monitorato per alcuni giorni l’officina, gli investigatori hanno deciso di procedere ad un controllo dei locali e in un cassetto del banco di lavoro hanno rinvenuto un sacchetto con 500 banconote da 50 euro, per un totale di euro 25.000, 15 involucri di cocaina e alcuni involucri contenenti Hashish, pronti per lo smercio, nonché due bilancini di precisione.
Inoltre, nascosto tra i pezzi di ricambio per moto, i poliziotti hanno trovato un sacchetto di plastica con all’interno ulteriore denaro, 60.000,00 euro in banconote da 100 e 50, mentre altri 1.150,00 euro sono stati rinvenuti addosso al 44enne. Sul telefono cellulare dell’uomo, nell’icona note, c’era una pagina con nomi e cifre: probabilmente il rendiconto riconducibile all’attività di spaccio.
Gli agenti hanno anche rinvenuto delle chiavi con sopra un indirizzo diverso da quello indicato dall’uomo come sua abitazione.
Per cui hanno proceduto alla perquisizione del secondo appartamento dove, in un vano occultato da una presa elettrica del soggiorno, gli agenti hanno trovato alcune buste di cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di 85 grammi, oltre a 7 panetti di hashish del peso complessivo di circa 700 grammi, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi, mentre in bella mostra sul tavolo da pranzo c’era un taglierino con la lama sporca di sostanza stupefacente, utilizzato per “tagliare” la droga.
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