Ponte di Genova, Toti: “Primo impalcato visibile entro il primo ottobre”

Genova – Viadotto Polcevera: i lavori procedono, sembra in maniera spedita. Pezzi del nuovo ponte attraversano la città nelle ore notturne e noi li guardiamo con tristezza mista a emozione. Non abbiamo dimenticato i 43 morti “a pagamento”.
Il Presidente della Regione, nella nota stampa di oggi sul ponte di Renzo Piano, esorta i genovesi ad andare in cantiere a vedere  coi loro occhi con quale perizia, capacità e voglia vi si lavori, dimenticando però che il permesso all’accesso è quasi impossibile da ottenere.
Ma si sa, tutto fa politica le elezioni sono vicine. Così Giovanni Toti si scorda anche che il ripristino della normalità è avvenuto anche grazie ai soldi stanziati da quelli che sono i suoi nemici politici, con il Decreto Emergenze.
Insomma, una questione di sfumature, di campagna elettorale, di memoria. Una buona notizia “sporcata” da proclami elettorali che con il ponte, il Morandi, i suoi morti e il ritorno alla vita normale non c’entrano nulla. 

PONTE DI GENOVA, SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE TOTI: ENTRO IL PRIMO OTTOBRE IL PRIMO IMPALCATO. “A NOI PIACCIONO I FATTI, NON GLI ACCORDI SULLE POLTRONE”

Entro il primo ottobre il primo pezzo di impalcato del nuovo Ponte per Genova sarà elevato e posto sui piloni. Il Morandi come promesso è stato totalmente abbattuto, le macerie completamente rimosse e quello nuovo è in piena costruzione. Stiamo lavorando per dare all’Italia, alla Liguria e a Genova, esattamente come promesso, entro il prossimo aprile questo ponte funzionante: già entro Natale l’impalcato sarà ben visibile a tutti, simbolo di speranza e della Genova che riparte“.

Questo l’annuncio su Facebook del Presidente di Regione Liguria e Commissario delegato all’emergenza, Giovanni Toti, che conclude: “Questa è l’ultima opera che stiamo concludendo di una gigantesca emergenza che abbiamo affrontato: le case agli sfollati, la viabilità alternativa che ha funzionato molto bene – il record di ogni tempo di traffici che il porto ha segnato quest’estate lo dimostra. Venire in questo cantiere e vedere la capacità, la qualità e la voglia di concludere quest’opera è una cosa che dà lo spirito vero di come Genova ha reagito. C’è chi parla, c’è chi talvolta si inventa le notizie, c’è chi fa polemica, chi pensa alle poltrone e agli accordi, a quante alleanze bisogna fare per sconfiggerci: io non ho paura di tornare a votare in questa Regione, anzi, non vedo l’ora che i liguri possano tornare a votare per dirci se sono soddisfatti o meno di come abbiamo lavorato in questi anni. Se non lo saranno saremo pronti a prenderne atto, ma io credo che l’impegno messo da me, dal Sindaco, da tutti i nostri collaboratori e da chi ha lavorato in questo anno molto difficile, parli da solo. Noi non parliamo di alleanze, accrocchi e poltrone, a noi interessa fare le cose per questa Regione e questo cantiere è la migliore dimostrazione di che cosa si è fatto in pochi mesi da oggi“.

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.