Che cosa è la febbre dengue
La dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.
Qui altre informazioni
Genova – Martedì 24 settembre è stato segnalato dall’ASL3 a Genova un caso “importato” (il contagio è avvenuto in Sri Lanka) di dengue, una malattia infettiva, trasmessa da un particolare tipo di zanzara (genere aedes).
Il virus, presente in paesi tropicali e subtropicali, non viene trasmesso dapersona a persona.
A titolo precauzionale, per la tutela della salute pubblica, risulta tuttavia necessario – secondo il Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive – ridurre il rischio di trasmissione di dengue anche attraverso il contenimento della zanzara tigre che può esserne il vettore.
Per questo motivo è stata adottata un’ordinanza per attivare prontamente le misure di profilassie abbassare rapidamente la densità della zanzara tigre nella zona in cui ha sede il luogo di lavoro del cittadino infetto. Ciò – si ripete – per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari di dengue.
L’area interessata – che verrà sottoposta al trattamento a partire dalla notte di giovedì 26 settembre fino alle ore 6 di venerdì 27 settembre – comprende:
– Via Giovanni Amendola: Neri 1, 1A, 3, 4 e 6; Rossi dal 2r al 30r e 1Ar;
– Via Nizza: Neri 11, 16, 18, 20, 22, 22A, 24, 28, 30, 32, 36; Rossi dal 84r al 130r;
– Via Trieste: tutti i civici;
– Via Cocito: tutti i civici;
– Via S. Vito: tutti i civici;
– Via Trento: Neri 12A, 12, 10, 8B, 8, 8C, 13; rossi: dal 12r al 44Ar e dal 1r al 5Dr;
– Via Fogliensi: tutti i civici;
– Corso Italia: tratto compreso tra via Casaregis e i Giardini Govi esclusi: dal 2r al 28r e dal civ 1r al 3r;
– Via Casaregis: Neri 2, 4, 4A, 6, 1, 3, 3A, 3B, 5, 5A, 7; Rossi dal civ 1r al 75r e dal civ. 2r al civ 40r;
– Via Mario Cappello: tutti i civici;
– Via Podgora: tutti i civici;
– Corso Marconi: Neri 4; Rossi dal 42r al 78r;
– Via Cesare Battisti: Neri 1, 3, 2; Rossi 2r e dal civ. 1r al 9r;
– Via Lavinia: Neri 32, 32A, 36, 36D, 38B, 38E, 38C, 38G, 38L, 31, 31A, 37, 39, 41, 43, 45, 45A, 47, 49
– Piazzale Martin Luther King: tratto di strada perpendicolare a Corso Italia (continuazione ideale di via Casaregis).
– Via S. Pietro della Foce: Neri 2
► MODALITA’ DI INTERVENTO
Il Comune ha incaricato la ditta Amiu Bonifiche a compiere gli interventi di disinfestazione straordinaria. Le misure di profilassi prevedono la disinfestazione della zona circostante il luogo di lavoro della persona colpita. Il protocollo di intervento consiste in trattamenti adulticidi e trattamenti larvicidi. Gli interventi verranno eseguiti nelle aree pubbliche e private se ritenuto opportuno. In caso di pioggia il trattamento sarà rimandato.
► COME DEVE COMPORTARSI CHI SI TROVA NELL’AREA INTERESSATA
Il trattamento non è nocivo per la salute degli esseri umani, ma invitiamo le persone che vivono nelle vie interessate dal trattamento a:
- tenere chiuse le finestre fino alle 7 del mattino di venerdì 27 settembre,
- tenere gli animali in casa,
- ritirare l’eventuale biancheria stesa all’esterno degli edifici durante il periodo del trattamento,
- rimuovere o ricoprire mobili e giochi per bambini dall’esterno; se rimasti all’esterno ed esposti al trattamento dovranno essere puliti utilizzando guanti,
- lavare, dall’ultimo giorno di trattamento, la frutta e la verdura coltivata nell’orto, sul balcone o davanzale,
- limitare il più possibile la frequenza degli interventi di innaffiatura di giardini e aree verdi, al fine di consentire una maggiore efficacia dei trattamenti previsti.
Attenzione: gli operatori della ditta incaricata non devono entrare negli appartamenti ma unicamente nelle pertinenze comuni
► DOMANDE RICORRENTI
- Quando possiamo aprire le finestre di casa a seguito dell’irrorazione di adulticida?
Non prima delle 7 della mattina. I prodotti si degradano con la luce. - Quando è sicuro portare fuori il cane?
È opportuno evitare di portare fuori il cane durante la notte del trattamento. - I trattamenti della disinfestazione straordinaria sono nocivi alla salute?
I trattamenti sono previsti dalla normativa e possono essere eseguiti dal pubblico e dai privati. Quando vengono svolti dal Comune si utilizzano tutte le precauzioni del caso. - Gli interventi di disinfestazione vengono fatti anche se piove?
Se piove molto gli interventi vengono sospesi. - Se vengo a contatto accidentalmente con il prodotto insetticida cosa devo fare?
Occorre lavare abbondantemente la parte del corpo interessata con acqua e sapone
Ricordiamo che il Comune di Genova svolge già un’azione ordinaria di monitoraggio, a seguito di Progetti già attivi da circa 5 anni, sia con l’Università di Genova sia con l’Istituto Zooprofilattico. In particolare, due naturalisti in forza all’Ufficio Animali attraverso la Coop. Soc. “Il Rastrello”, presidiano da anni il territorio in collaborazione con ASL 3 Genovese, al fine di poter avere un controllo capillare specialmente delle aree maggiormente a rischio (Ospedali cittadini, area portuale e aeroportuale in primis). La loro attività prosegue inoltre presso l’Università di Genova attraverso l’analisi dei dati raccolti a livello regionale all’interno del Gruppo interdisciplinare regionale composto da Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova e del Ce.S.Bin (Centro Studi Bio-Naturalistici, Spin-off dell’Università di Genova).
Nello specifico l’attività del Comune di Genova si può riassumere così:
L’Ufficio Animali monitora la presenza di zanzare dal 2009, attraverso il posizionamento di ovitrappole in punti strategici del territorio Comunale, con particolare riguardo alle cosiddette aree sensibili (Ospedali, aeroporto e porto in primis).
A partire dal 2015, in collaborazione con l’IZS di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e ASL 3 Genovese, viene eseguito il monitoraggio della presenza di uova e larve di zanzare (mediante utilizzo di ovitrappole) e di adulti di zanzara (mediante utilizzo di trappole a cattura di adulti) con cadenza quindicinale, a partire da metà maggiosino a fine ottobre.
Le catture degli adulti, oltre ad essere un indicatore della densità di presenza delle zanzare, hanno il duplice scopo di vedere se sono portatrici di cosiddetti “Arbovirus” (Dengue, Zika, West Nile, etc…), nonchè verificare le eventuali “invasioni” di nuove specie.
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