IN REGIONE LIGURIA NASCE UFFICIALMENTE IL GRUPPO CONSILIARE LINEA CONDIVISA. LO ANNUNCIANO I CONSIGLIERI REGIONALI GIANNI PASTORINO E FRANCESCO BATTISTINI
Non si tratta di un passaggio formale, per aggiornare il quadro politico in vista delle regionali: la decisione, infatti, matura da un percorso di elaborazione iniziato lo scorso 8 febbraio, che ha visto l’associazione Linea Condivisa protagonista sul fronte del dialogo con liste civiche, forze politiche e sociali; ma anche sul piano della costruzione di contenuti programmatici, attraverso l’iniziativa dei gruppi sanità, ambiente, lavoro, diritti e mobilità. Una proposta innovativa a tutto campo, nel metodo e nelle persone che la rappresentano, aperta apre al confronto pubblico con le forze politiche partitiche, civiche e sociali che puntano al rinnovamento della Liguria.
«Per noi è una scelta in continuità con il lavoro svolto negli ultimi 4 anni con Rete a Sinistra e, poi, LiberaMente Liguria. Peraltro siamo uno dei gruppi consiliari che nel tempo ha visto aumentare la sua consistenza, e che ha dimostrato coi fatti di essere un pilastro dell’opposizione alla giunta Toti – dichiarano i consiglieri regionali Gianni Pastorino e Francesco Battistini -. Una scelta che vuole superare lo schematismo dei partiti, riconnettendosi con le esperienze civiche presenti in Liguria; forze che rappresentano una valida forma di critica al sistema attuale, in cui i partiti del centrosinistra non riescono ad assolvere completamente alla rappresentanza e alla capacità di aggregazione».
Il richiamo al civismo progressista è un cardine nella visione politica di Linea Condivisa. Le liste civiche, infatti, messe alla prova dell’amministrazione hanno spesso ottenuto risultati positivi: lalettura di Pastorino e Battistini è che svincolarsi dalle logiche di partito aiuta a confrontarsi con la popolazione e a focalizzarne meglio i problemi, proprio perché non sono irreggimentati in uno schema politico precostituito. In sintesi: valorizzare i movimenti civici significa riconoscere il buon governo dei territori e una partecipazione alla dimensione amministrativa da cui le istituzioni sovraordinate devono trarre insegnamento.
«Spesso infatti sono proprio la Regione e le ex Province a fare da tappo all’innovazione, proprioperché qui troviamo ancora radicate forme politiche tradizionali. L’unica soluzione, quindi èemanciparsi portando il civismo in questi luoghi politici, anzitutto in Regione. Crediamo che i valori, i contenuti e i programmi contino sopra ogni altra cosa – spiegano Pastorino e Battistini -. È venuto il momento di costruire una visione del nostro territorio, a partire proprio da quanto abbiamo espresso attraverso la nostra attività di opposizione. Con una consapevolezza: serve un contributo più vasto e articolato, quindi essere inclusivi e non cadere nella logica dei distinguo, che portano inevitabilmente alla disgregazione di un pensiero che invece può essere unitario».
Il gruppo consiliare Linea Condivisa lancia la proposta di fissare un incontro pubblico, davanti ai cittadini, con le forze politiche partitiche, civiche e sociali della Liguria, per arricchire di contenuti ed esperienze l’ipotesi della costruzione di un percorso elettorale.
«Invitiamo al dialogo anzitutto le altre forze dell’opposizione in consiglio regionale. Il nostro perimetro non può essere fatto di nomi o alleanze da salotto, ma di proposte e contenuti alti, basati sulla necessità di creare vere alternative al sistema attuale – sottolineano Pastorino e Battistini -. La costruzione di un percorso, non scontato, deve partire dall’analisi dei contenuti, dal mettere in campo non soltanto idee ma soprattutto modalità di realizzazione».
«Il nostro obiettivo è costruire un percorso comune in cui potersi riconoscere, capace di rispondere alle istanze ed ai bisogni dei cittadini – concludono Pastorino e Battistini – Non è una sfida semplice, perché è molto più facile parlare di futuribili alleanze piuttosto che di progetti realizzabili per modificare in meglio la vita reale delle persone. Solo così saremo in grado di capire se possiamo tentare di sconfiggere Toti e se siamo in grado di costruire un nuovo e diverso percorso che dia speranza alle persone che reclamano il cambiamento».
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